Ultimamente le soddisfazioni non mancano, soprattutto quelle che hanno a che fare con il mio modo di percepire il successo, anche i complimenti sono sempre più frequenti (e graditi), ma a volte ho la sensazione che chi mi chiede consigli o mi fa complimenti abbia l’idea che il mio “successo” sia dovuto semplicemente al mio talento e ad una serie di coincidenze o strategie messe in atto, una sorta di formula magica da applicare.
Oggi sono qui a dire che il mio talento c’entra in piccolissima parte perché se quel talento non è incanalato attraverso lo studio, il confronto costante, il lavoro, il desiderio di mettersi in discussione allora non servirà a molto, non ci farà davvero scoprire di che pasta siamo fatti. In un certo senso oggi sono qui per “sminuirmi”, per dimostrare che quello che vedete non è tutta farina del mio sacco e per raccontarvi quante cose non so e devo ancora imparare perché il mondo del Myselfie Cottage abbia senso di esistere.
Per questa ragione ho pensato di condividere con voi 10 tra le tantissime risorse formative da cui ho attinto in questi anni per arrivare a questo punto del cammino
6 LIBRI
- Make your mark: non mi ricordo assolutamente in che modo sono arrivata ad acquistare questo libro (forse perché a me basta leggere Seth Godin tra gli autori e vado sul sicuro) , ma dopo averlo letto ho pensato che per leggere contenuti di quel calibro avrei pagato molto di più. E’ una raccolta di interviste e casi studio di persone e brand esemplari che hanno lasciato il segno, hanno fatto la differenza, e vengono raccontati proprio da chi li ha visti nascere. Insomma, oro puro da cui prendere ispirazione e fonte inesauribile da cui tornare quando manca la carica giusta.
- Building your Business the right-brain way: questo libro è una bomba di contenuto ma è scritto come piace a noi: disegnini, cornici, handlettering ecc. A me è servito tantissimo per impostare i pilastri della mia attività e per capire bene cosa vuol dire lavorare per i clienti e strutturare un business da tutti i punti di vista. E’ stato fondamentale soprattutto per capire come devono essere fatti i lanci di prodotto (cosa che sembra banale ma non lo è per niente!) e ho verificato l’efficacia del metodo di J.Lee tutte le volte che ne ho seguito i consigli.
- Leonie Dawson – Create your Shining year in Biz: più che un libro è un mega-eserciziario. Ammetto che è parecchio lontano dal mio temperamento perchè Leonie è una super Hippie gioiosa, colorata e sempre a piedi nudi e io sono decisamente più umorale e calzettosa, ma, come i migliori libri di esercizi, ti fa lavorare sulla pratica e ti aiuta ad acquisire quella buona dose di consapevolezza sul tuo biz che ti permette di smuovere alcuni meccanismi che non funzionano e di operare cambiamenti necessari per migliorare. Davvero consigliato, io ho già acquistato quello per il 2017
- Email Marketing in pratica (+ Corso Digital Update): ho letto il libro di Alessandra e ho capito che un’attività che funziona non può fare a meno di uno strumento come la Newsletter. Il problema è che questo strumento è molto complesso e richiede anche una buona dose di conoscenza “tecnica”. Il manuale è utilissimo soprattutto anche per risolvere dubbi tecnici riguardo a mailchimp (che è molto intuitivo ma che io ancora maneggio con cura come si fa con la cristalleria) e per trovare spunti da cui partire. Dopo il libro ho deciso che avevo voglia di approfondire e ho frequentato il corso in aula tenuto da Digital Update. Da cosa capisco che sono due proposte formative utili? Dal fatto che non sono ancora soddisfatta di quello che faccio perché vorrei che le due newsletter che ho – Le Cartoline dal Cottage e Instagram con @mys.cottage – siano sempre più attese, utili e gradite. Io so che si può fare di meglio e non smetterò di provarci
- Ricette per un anno da Freelance: questo libro l’ho letto in spiaggia, quando la mia P.Iva era appena nata, avevo un lavoro semi-fisso e non sapevo che quel lavoro di redazione si sarebbe nel tempo trasformato in una piccola impresa individuale. Mariachiara ha la capacità di agganciarmi qualsiasi cosa scriva (anche di cibo che come sapete non è molto nelle mie corde) e il suo libro è come piace a me: realista. Dice cose che smontano totalmente l’idea festosa della vita da freelance e fa capire che sì, ci vuole passione ma anche tanta consapevolezza dei propri limiti e della necessità di continuare ad imparare: “non si cambia senza conoscere i nostri limiti: da freelance, il confronto con ciò che sai e con quello che hai necessità di sapere è incessante”
- Scrivere email, costruire relazioni: questo è un libro recente di Annamaria Anelli, un’altra che quando scrive mi colpisce sempre per la sua semplicità mai banale. Come quello di Alessandra, il libro aiuta a comprendere la potenza di uno strumento come l’email, non solo come canale di marketing, ma come occasione di relazione, dove conta tanto quello che si dice ma anche il come lo si dice (spesso è proprio questo “come” la chiave per costruire una rapporto professionale). La praticità di Annamaria mi ha conquistata, gli esempi di riscrittura i consigli pratici sono davvero utili e preziosi, ma quello che più mi è rimasto impresso è un post scriptum che ha totalmente stravolto il mio modo di relazionarmi con le critiche (che per fortuna al momento sono rarissime): “con i clienti, soprattutto con quelli insoddisfatti, dobbiamo esporci, far sentire che la nostra attività è fatta di persone… che noi siamo persone oltre che professionisti; che i problemi si risolvono insieme, non si buttano addosso all’altro.” [E Annamaria scrive anche di Madri-freelance, la mia “lotta” quotidiana]
2 CORSI
- The Next SMM: questo non è un libro, è un corso, ma è stato il mio primo importante investimento in formazione (anche in termini economici) ed è un investimento di cui tutt’ora godo i frutti e che mi ha fatto capire quanto l’apprendimento sia una componente indispensabile per fare sul serio. Devo a Enrica molto del mio modo di utilizzare i Social Network, devo a lei e al suo insegnamento costante il desiderio di trasmettere quanto cuore ci sia nella mia attività. Anche lei semplice e illuminante, dice le cose come stanno e le dice in modo comprensibile. Il corso è una full immersion nell’uso dei Social Network con tantissimo materiale di studio. Mi ero iscritta al corso quando io ero semplicemente Faccio e Disfo, quando le Myselfie erano un’idea e il Cottage non esisteva minimamente neanche nella mia testa. Avevo messo nella strategia di comunicazione alcuni obiettivi che poi si sono realizzati (collaborare con testate giornalistiche, essere notata da marchi importanti, diventare un elemento di confronto autorevole nel mio settore…) e ad oggi lo consiglierei senza ombra di dubbio.
- BBclub: ci sono corsi e libri bellissimi che si concentrano su un argomento specifico e poi ci sono corsi che sono una specie di miracolo perché sono capaci di mettere insieme tutto quello che hai studiato approfondendolo e valorizzandolo. Ecco, Boutique Business è esattamente quel tipo di corso. Ci sono ancora totalmente immersa e ne sono molto felice perché è il mio secondo grande investimento, ma darei a Gioia ogni singolo centesimo (e anche di più!). Quando ho letto il lancio del corso lo scorso anno mi sembrava ci fosse scritto “Rita” in ogni frase (perché Gioia è brava sul serio!), ho esitato credo 5 minuti e mi sono iscritta. QUESTO CORSO E’ ORO PURO. Il gruppo di lavoro è piccolo e quindi molto efficace, il sostegno è sempre all’ordine del giorno e anche la collaborazione (io grazie al BBclub sto anche preparando una nuova “casa” .. ma questo lo lascio per un altra volta), Gioia è una presenza costante, disponibile e discreta ma sempre efficace, si lavora tanto e su tutti gli aspetti del business, ci sono lezioni, interviste, esercizi, momenti live di confronto e momenti individuali; io non mi stancherò mai di ripeterlo che questa è stata la decisione migliore che potessi prendere per la mia attività. Sapete cosa mi piace più di ogni altra cosa: Gioia non si sostituisce a te, lei ti guida, ma ti rende responsabile e consapevole, come solo le persone davvero autorevoli sanno fare. E’ il mio punto fisso (e iniziavo a scoprirlo qui, senza sapere quello che sarebbe poi accaduto .. pensate un po’) e so che mi mancherà il BBclub l’anno prossimo, ma fortunatamente Gioia non perde occasione per offrire qualità e stimoli.
2 “GIOCHI”
- Playful: lo so, questo libro è un libro di progetti manuali e DIY (se così si possono chiamare le meraviglie proposte da Marrilee Liddiard) e l’ho acquistato quando questo era un blog di tutorial. La ragione per cui l’ho preso era proprio quella di utilizzarlo per prendere spunto e ispirazione da una creativa che ammiro moltissimo, ma quando è arrivato mi ha fatto capire un sacco di cose sul talento, sul crafting e sulla bellezza. Mi ha fatto capire che il talento ha molte forme e fare “lavoretti” non significa essere una designer (come invece lo è Marrilee ), senza nulla togliere ai lavoretti (che continuo a fare nonostante non siano più il mio lavoro). Questo libro è stato fondamentale per fare alcuni passi di consapevolezza sul mio ruolo sia online che come madre, mi ha liberato dall’ansia del trovare sempre idee geniali e mi ha fatto gustare la bellezza del ripetere qualcosa che qualcuno più talentuosi di me ha già fatto anche solo per il gusto di farlo, è stata una ferita al cuore e una liberazione perché ho scoperto che la creatività ha tante forme e spesso si esprime in un modo di lavorare piuttosto che in una abilità manuale. Prima pensavo che in quanto creativa avrei dovuto essere brava a fare tutto, ora penso che il mio essere creativa corrisponda più in un approccio alle cose piuttosto che ad una specifica abilità e questo mi libera dall’ansia da performance e dalle pretese su me stessa.
- Come diventare esploratore del mondo: ne avevo già parlato quando vi ho raccontato del mio desiderio di crescere figli attenti al mondo e questo libro rimane una presenza fissa sullo scaffale della scrivania da cui sto scrivendo ora. E’ un libro che è sempre un’occasione:
la mia occasione per scoprire che “la vita è un’avventura, ma solo l’avventuriero lo scopre” e per scoprirlo ci vuole talento, ma ci vuole anche fatica e sacrificio (sacrum-facere: rendere sacro)
p.s. sono sicura che molte di voi penseranno “investire in formazione vuol dire avere soldi per farlo” è vero, io ho investito molti soldi in formazione (anche perché questa è solo una parte dei corsi che ho fatto) e ho scelto di farlo lavorando al meglio sulle entrate e rinunciando allo shopping, alle gite fuori-porta o alle cene fuori, ma ognuno sceglie quello che pensa sia fattibile per sé, è per questo che ho incluso libri validissimi che costano quanto un caffè o di una maglia da H&M .