Sono mesi che non scrivo sul blog, mi sembra pazzesco, ma nel frattempo sto scrivendo in un sito tutto nuovo, ho passato un Novembre fitto-fitto di scadenze (per non dire delirante) tra cui anche l’uscita del mio Ebook su Instagram e ho chiuso gli ordini di Natale. Sul desktop del mio PC c’è ancora scritto ottobre e questo la dice lunga di questi due mesi XD.
Avrei tantissime cose da raccontarvi, ma siccome il Natale è vicino il tempo è poco per tutti, ho deciso di tenermi buoni i racconti per l’anno prossimo e di dedicare questo post a un regalo che ho promesso in occasione delle oltre 200 copie del mio libro vendute.
Di cosa si tratta? di questo:
Giovedì scorso ho pubblicato questo post su Instagram
Avete partecipato in oltre 50 persone (grazie!) e ho deciso di selezionare il profilo di Cristiane de Marchi per l’analisi perché ho identificato degli elementi di analisi che, oltre ad essere utili a lei, possono offrire spunti di lavoro utili a tutti.
N.B. Ho deciso di non andare a cercare altrove informazioni su Cristiane per non lasciarmi condizionare (anche se conosco già un po’ il suo lavoro), ma ricavando le informazioni solo da quello che mi racconta il suo profilo Instagram
USERNAME, NOME PROFILO e BIO:
Questi elementi sembrano secondari, ma non lo sono, tutt’altro.
IL NOME ACCOUNT è quello preceduto dalla @ e che deve essere facile da dire a voce e da scrivere. L’ideale sarebbe che non fosse troppo lungo, con pochissimi caratteri speciali (anche nessuno va bene) e facilmente memorizzabile. Quello di Cristiane, @crisdemarchiatelier, è abbastanza semplice e facilmente memorizzabile. Non conosco la ragione dell’aggiunta di “Atelier” perchè io l’avrei inserito solo nel nome profilo (vedo sotto), ma immagino sia per far capire da subito che si tratta di uno spazio di lavoro creativo.
Questa parola chiave è ripetuta nel NOME PROFILO (quello sotto la foto) e la cosa è utile perché questo è il secondo elemento (assieme al @username) che viene indicizzato dal motore di ricerca interno ad Instagram, quindi se io digito “atelier” nella tab di ricerca (quella con la lente), comparirà anche Cristiane tra i risultati. A questo proposito potrebbe essere utile per Cristiane aggiungere qualche altra parola chiave nello spazio del nome così oltre a dire chiaramente a chi arriva sul suo profilo di cosa si occupa (Drawing + Sewing), darebbe altre informazioni al motore di ricerca e quindi potrebbe essere trovata anche nella ricerca di chi digita queste due parole.
LA BIO mi sembra chiara e coerente con la gallery dei suoi post, io che arrivo “da fuori” capisco immediatamente che lì troverò disegni e oggetti (borse e accessori) cuciti da lei. Mi dice inoltre dove si trova (Firenze) e questo potrebbe servirle per raggiungere clienti o collaboratori nella sua zona (attenzione: questo aspetto è del tutto soggettivo, potrebbe interessarvi specificare la località oppure rimanere sul generico, è importante però almeno dire in quale paese del mondo lavorate), ha aggiunto il nome della pagina Facebook intercettando chi magari si trova meglio su quel canale e ha aggiunto il suo sito web dove poterla raggiungere per approfondire la sua conoscenza e capire eventualmente come chiederle informazioni. Ho l’impressione che Cristiane lasci fisso questo link anche se in realtà sarebbe meglio usare questo spazio in modo dinamico per permettere eventualmente di arrivare non solo al nostro sito, ma per esempio alla pagina diretta di vendita del prodotto che abbiamo appena postato sul nostro profilo (ricordatevi, la gente è pigra, dobbiamo rendergli il percorso facile). Da ultimo le consiglierei di aggiungere qualche altra parola chiave che aiuti a capire in quale atmosfera ci immergeremo
FOTO/VIDEO e CURA della GALLERY
Le foto di Cristiane sono belle, luminose e valorizzano i suoi prodotti, ci sono alcune foto che forse hanno una luce artificiale e quindi stonano un po’ nell’insieme, ma il profilo è comunque uniforme, molto colorato e vivace, si capisce il suo stile di lavoro e la vivacità dei suoi prodotti. I video sono interessanti e molto utili per capire la sua abilità manuale e il lavoro che c’è dietro ai suoi prodotti. Quello che a mio parere manca è la varietà di contenuti. A parte alcuni casi, nella maggior parte delle foto il soggetto sono i suoi prodotti (o i work in progress). Essendo questo un canale per promuovere la sua attività è assolutamente sensato che ci siano, ma sarebbe bello arricchire la narrazione raccontando la vita che sta attorno a questi prodotti: quello che piace a Cristiane, momenti di routine, particolari della sua vita che aiutino a comprendere la persona che sta dietro a questo piccolo brand handmade, il tutto ovviamente declinato in uno stile visivo che sia in armonia con i suoi prodotti, con la suo cliente potenziale e con lo stile fotografico luminoso e vivace che ha scelto (magari lavorando anche sulle palette). I nostri prodotti non si raccontano da soli, hanno bisogno di un contesto vivo che gli dia carattere e e identità.
Un’opinione personale sul watermark (il logo che c’è su alcune foto): io penso che il watermark sulle foto di Instagram sarebbe meglio non metterlo per due ragioni: la prima è che se qualcuno vuole appropriarsi della nostra foto troverà il modo di cancellare il watermark, la seconda è che il watermark tende a trasformare il profilo Instagram in una sorta di catalogo, rende la foto meno naturale, meno viva, più “istituzionale” (passatemi il termine). E’ un’opinione personalissima ma io lo toglierei ;-).
CAPTION e HASHTAG
I testi di Cristiane sono coinvolgenti e genuini, hanno carattere e aiutano molto a comprendere la sua personalità, è bello anche che racconti le storie che stanno dietro ai suoi prodotti personalizzati perché aiuta a comprenderne il valore oltre ad apprezzarne la bellezza, Cristiane è molto disponibile e questo è un elemento che aiuta ad interagire con lei. Mancano però secondo me due cose:
- Call to action: ci sono alcune foto che fanno inevitabilmente venire voglia di capire se un prodotto si può acquistare, se c’è un luogo dove acquistarlo, ecco, io ho fatto fatica a trovare frasi tipo “se ti piace puoi trovarlo al link nel profilo” (e lì ci deve essere il link diretto) oppure “se vuoi una borsa personalizzata scrivimi in direct” insomma, frasi che aiutino le persone ad agire per fare quel passo in più dopo aver visto qualcosa che gli piace.
- Domande ai followers: sembrerà stupido ma le persone che ci seguono non vedono l’ora di poterci dire la loro, per questo io sono dell’idea che per rendere il nostro profilo un luogo accogliente, è bello a volte chiedere un’opinione a chi ci segue, questo gli fa capire che la loro presenza per noi non è indifferente e aiuta le persone a sentirsi a proprio agio a casa nostra.
Cristiane usa gli hashtag in modo appropriato, sceglie quelli legati alla sua tecnica di ricamo e alla sua nicchia di appartenenza, potrebbe essere utile aggiungere hashtag che “categorizzino” le linee di prodotto, in modo tale da creare una sorta di archivio e cercare hashtag promossi magari da qualche top account che usa la sua tecnica. Eviterei invece gli hashtag troppo generici tipo “tulip” “pupazzo di neve” perchè diperderebbero le sue foto in gallery vaste ed eterogenee.
Direi che per oggi possiamo fermarci qui, un’analisi approfondita richiederebbe molti più elementi di osservazione, ma credo che ci siano spunti di lavoro sia per Cristiane che per voi che leggete.
Dal momento che però, per scegliere il profilo da analizzare ho fatto un giro per tutti i profili dei partecipanti ho deciso di evidenziare alcuni errori comuni che ho notato strada facendo:
- BIO: la bio (biografia) è quel testo che si trova all’inizio della nostra gallery, sotto alla nostra foto e a quella serie di numeri che riguardano i dati del nostro profilo (posts, followers e followings), potrebbe sembrare uno spazio in cui scrivere due righe improvvisate, la nostra frase ispirazionale, ma la bio serve principalmente a far capire a chi arriva sul nostro profilo chi siamo e cosa facciamo su Instagram è importante quindi usare frasi chiare e parole chiave che aiutino chi ci incontra a capire davvero il cuore della nostra attività. Non tutte le bio che ho letto mi hanno aiutato a capire cosa raccontava il profilo che stavo guardando, cosa avrei trovato.
- FOTO PROFILO: la foto profilo è importante perché aiuta immediatamente a capire chi c’è dietro a quel profilo. Se siete una piccola attività gestita solo da voi allora io trovo sia più sensato mettere una foto in cui si veda il vostro viso piuttosto che il logo. Quest’ultimo secondo me ha senso se la vostra è un’attività gestita da più persone o se avete un negozio vero e proprio con un logo identificabile. Il fatto di mostrare il nostro viso fa capire che quella è un’attività che ha un volto (e quindi un cuore).
- HASHTAG: gli hashtag sono degli strumenti utili sia per aggiungere contenuto alla nostra foto (potrebbero indicare a quale linea appartiene il nostro prodotto o a quale progetto stiamo lavorando) sia per inserirci in gallery molto più ampie dove si trovano tutti i post legati magari allo stile fotografico che utilizziamo o alla tipologia di scatto. La scelta degli hashtag è molto importante e richiede una ricerca approfondita di quali possono essere gli hashtag più utili a noi e al nostro lavoro affinché gli utenti che arrivano seguendo quegli hashtag possano trasformarsi in followers. Gli hashtag generici (#picoftheday #igersmilano) potrebbero far aumentare il numero dei like alla nostra foto ma questo non garantisce l’aumento dei followers di qualità; questi infatti non arrivano da una strategia basata sugli hashtag quanto piuttosto da una cura profonda del profilo e della nostra comunicazione.
- TAG: ho visto tante foto in cui erano taggate tantissime persone che non erano effettivamente presenti in quella foto. A meno che non ci sia un senso nel menzionare qualcuno in una foto in cui non appare (esempio: repost, partecipazione a un contest in cui l’inserimento del tag è una condizione per partecipare, tag di profili dedicati ad un certo stile fotografico che per primi chiedono di essere taggati..) vi prego, NON TAGGATE MILLEMILA PERSONE NELLE VOSTRE FOTO. La ragione di questa mia richiesta è duplice: i vostri followers potrebbero non capire il perché di questi tag che a volte non riescono neppure a leggere, inoltre io trovo che sia una invasione dello spazio di azione della persona taggata che si vede chiamata in causa in un “luogo” che non le riguarda.
- GIVEAWAY: forse non tutti sanno che in Italia i Giveaway sono vietati, non ho intenzione di entrare nel merito del divieto, ma vi assicuro che sono vietati e multati, inoltre la grafica che di solito accompagna la foto spesso cozza con lo stile fotografico a cui magari i nostri followers sono abituati e questo secondo me non è un aspetto da premdere sottogamba, se poi il nostro profilo rischia di diventare una sorta di contenitore di giveaway capite che è molto probabile che chi ci segue per i nostri prodotti o il nostro stile potrebbe anche decidere di andarsene altrove dove trova invece qualcuno che spende il suo tempo a dialogare e a raccontare piuttosto che ad accaparrarsi regali.
- Fonte PINTEREST: lo metto in grassetto e in maiuscolo sottolineato, PINTEREST NON E’ UNA FONTE, è un contenitore di foto, post e contenuti che sono stati creati da persone che si meritano di essere citate. “Ma non so di chi è questa foto che mi piace così tanto”, allora mi spiace, non potete usarla perché non è vostra e nessuno vi ha dato il permesso di farlo (a questo proposito vi mando ad un video di Enrica Crivello che mi sembra levi qualsiasi dubbio a riguardo). Su Instagram si può fare repost CITANDO SEMPRE nella didascalia e taggando nella foto il proprietario della foto. Se, per qualche ragione volete usare foto belle senza dover chiedere il permesso potete andare qui: http://thestocks.im/ e ne troverete tantissime.
Ora direi che per questa puntata è tutto. Se volete vedere tutti i profili che hanno partecipato alla mia iniziativa potete trovarli cliccando sull’hashtag #MerryInstagramconMyscottage.
Che ne dite, vi è piaciuta questa idea? lo rifacciamo nel 2017?
Se non avete ancora acquistato il mio ebook sappiate che ci troverete tutti gli elementi di analisi accennati qui ampiamente approfonditi e molto altro materiale di lavoro. Se cliccate sulla foto potete verificare i contenuti e capire se fa per voi:
Io vi saluto vi abbraccio stretti stretti e vi ringrazio per la vostra presenza durante questo meraviglioso anno;