E’ una settimana che ho smesso di lavorare e il mio fisico ha inevitabilmente subito dei rallentamenti involontari. In più la panza cresce e io mi muovo con l’eleganza, la leggiadria e l’agilità di una lavatrice. Il caldo tanto atteso è arrivato e a parte il fatto che odio i parchetti in qualsiasi periodo dell’anno, in questo stato ancora di più.
Quindi la mia strategia è semplice: o si va in bici (ma in questo momento 2 bambini più quello in pancia sono un filo troppo e quindi se manca il capo famiglia io non ce la faccio) oppure si sta in casa inventandosi qualcosa di stimolante da fare sul terrazzino (sia benedetto il terrazzino).
Come sapete mi piacciono molto i giochi sensoriali, e dopo la sabbia, la neve, e la pasta avevo voglia di qualcosa di nuovo, fresco e estivo.
Il materiale per questo gioco è davvero casalingo:
due recipienti abbastanza grandi
Sale fino (io ne ho usati 3 kg)
Colori alimentari giallo e blu (opzionali… li ho usati per rendere il tutto più interessante
Carta di alluminio
Animali, sassi conchiglie…
Rivestite l’interno di uno dei due recipienti con la carta di alluminio (questo serve solo per rendere il momento di risistemare veloce e indolore)
Mescolate il sale con il colore alimentare giallo e versatelo nel recipiente rivestito
Riempite il secondo recipiente con l’acqua e aggiungete il colorante blu e lasciate che i bimbi aggiungano i dettagli “marini”
E a questo punto potete anche eclissarvi perchè vi assicuro che i bambini saranno talmente assorti nel gioco che le uniche frasi che sentirete saranno “vieni leone, andiamo a farci un bagno!” “aspetta dinosauro, stavo parlando con elefante!”….
Insomma nonostante sia raro trovare una mosca che condivide la spiaggia con un T-Rex, qui succede anche questo.
A questo punto è d’obbligo una considerazione: mia figlia ha – per sua sfortuna – ereditato la mia pelle secca e quindi si devasta le braccia grattandosele per pruriti vari.. quindi, per quanto abbia apprezzato il gioco a lungo, potete immaginare l’effetto del sale sulle sue ferite… così, dopo vari intrugli, bagni e lunghe soste al sole ha ceduto la sua postazione al fratello che ha passato la rimanente parte del pomeriggio (2 ore e mezza totali!!!!) immerso totalmente in questa attività
Dato il successo di ieri, ho approfittato della richiesta di mia figlia di un “mare senza sale” per fargli lavare tutti gli animali ancora pieni di sale: è bastato svuotare le vasche (e qui ho ringraziato il rivestimento di carta di alluminio) e riempirle di acqua pulita
mentre gli amici (come li chiama D.) asciugavano è nata una nuova proposta
“Bimbi avete voglia di lavare i pupazzi?”
“siiiiiiiiii!!”
e così, nuova acqua, i pupazzi preferiti (Aurora e Micia per L. e Furia e Panda per D.), un panetto di sapone di marsiglia a testa e…
sfruttamento minorile!
E il divertimento è stato tale che il bagno è toccato a tutti i pupazzi!
Devo ammettere che i ragazzi hanno fatto anche un giro di risciacquo-centrifuga per eliminare l’eccesso di sapone, ma questo non è un passaggio necessario e potreste usare questa strategia per evitare le crisi da “noooooooooo, il mio pupazzo in lavatrice!!”
BUON WEEK END!!
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