Ormai sono sempre più consapevole del fatto che quanto più cresce il bacino di persone che si imbatte in quello che scriviamo e mostriamo, tanto più la nostra responsabilità aumenta (ne avevo parlato QUI). Allo stesso modo cresce anche la possibilità che le persone ci utilizzino (in senso buono) come canale per promuovere il loro marchio, i loro prodotti o la loro attività.
Ecco perché durante la scorsa estate estate insolita, casalinga e lentissima ho avuto il tempo di riflettere sul mio modo di affrontare le proposte (più o meno esplicite) di collaborazione/promozione e ho deciso di scriverne perché fosse chiaro e trasparente il mio modo di lavorare (e per “costringermi” ad una coerenza che in alcuni casi rischia di vacillare)
SE MI MANDI UN PRODOTTO IN REGALO
Innanzitutto grazie, perché si sa, ricevere regali piace a tutti. Aldilà delle ragioni per cui mi hai inviato un tuo prodotto, quello che devi sapere è che sicuramente ti scriverò per ringraziarti, ma non è detto che io pubblichi una foto del tuo regalo. Come dicevo prima, ultimamente mi sono resa conto che più cresce la mia attività e la mia influenza, più mi sento responsabile di quello che scrivo, dico, mostro; questo significa che quando ricevo qualcosa rispetto alcuni criteri per decidere se parlarne sui miei canali:
- Deve piacermi. Sembrerà scontato ma spesso quando riceviamo alcuni prodotti in regalo non ci soffermiamo a chiederci davvero “mi piace davvero? Lo utilizzerei?” quando invece questa è una delle domande più importanti a cui rispondere per poter raccontare al meglio un prodotto/marchio
- Deve adattarsi bene alla mia comunicazione visiva
- Deve essere in linea con i valori della mia attività e uno dei valori principali per me è la cura, che non significa perfezione, ma amore per i dettagli. Es: ho ricevuto prodotti semplici ma di qualità e soprattutto estremamente curati nel packaging, nella scelta dei materiali, nei piccoli dettagli che ho avuto davvero piacere di pubblicare sul mio profilo Instagram e ho ricevuto prodotti “di lusso” che non avevano alcuna cura nel racconto di brand e nei dettagli e che per questo non ho pubblicato. Sia chiaro, per me conta la qualità del prodotto, ma conta anche moltissimo il racconto, quello che c’è dietro a quel prodotto che ho tra le mani; se manca contesto e contenuto non riesco a parlarne, risulterei forzata e falsa.
A questo punto devi anche sapere che non è detto che lo riesca a fotografare subito (potrei aver bisogno dell’occasione giusta per farlo) e non è detto che la foto che eventualmente farò ti piacerà. Devi sapere infatti che un conto è concordare insieme che tipo di messaggio desideri che la mia foto racconti (perché il racconto sia efficace per te e coerente per me sono necessari ricerca e approfondimento tipici dei progetti retribuiti di “content creation”) un altro è lasciarmi libera di dire quello che mi sento (e questo fa parte della sfera “influencing”)
SE MI MANDI UN PRODOTTO CHIEDENDOMI ESPLICITAMENTE DI PUBBLICARE UN POST SU INSTAGRAM
In questo caso per me ci sono due pesi e due misure (eh sì)
- Se sei una piccola attività, un brand indipendente, una che ce la sta mettendo tutta ecc..
Valuterò sicuramente la richiesta, ma non è detto che ti dica sì. Per me ormai la creazione di contenuti è diventata parte del mio lavoro e del modo in cui comunico la mia attività e quindi mi richiede tempo, studio, riflessione e azione (e consapevolezza). Di solito accetto questo tipo di baratto a mia discrezione (dipende anche dal tempo che ho a disposizione in quel periodo) e secondo questi criteri (non necessariamente tutti, ma una buona parte):
- quelli scritti nel punto precedente
- Alla domanda “lo comprerei?” la risposta deve essere “sì”
- La tua comunicazione visiva e di prodotto deve essere ben fatta, che non significa avere un profilo IG da urlo o un gran bacino di followers, ma che ci sia una buona base di racconto visivo per me è fondamentale. Questo è un mio criterio non tanto per eccesso di zelo, ma perché se così non fosse il mio apporto non sarebbe efficace. Prova a pensare: tu mi mandi un tuo prodotto, bello e ben fatto sapendo che io uso Instagram come canale principale di comunicazione e promozione, il tuo profilo Instagram però è raffazzonato, poco curato e poco aggiornato, non hai indicato cosa fai o non c’è il link al tuo shop o al tuo sito, io posso anche fare una bella foto al tuo prodotto, posso raccontare quello che tu non hai raccontato fin’ora, ma questo potrebbe non avere nessun tipo di esito per te, sarebbe come spingere qualcuno a intraprendere un viaggio che viene interrotto immediatamente perché il tuo profilo non è coerente con la storia che ho iniziato io. Quindi un suggerimento: prima preoccupati di curare i tuoi canali di comunicazione e poi prova ad amplificarli ricorrendo all’Influencer che più è adatto a te.
2. Se invece sei un brand strutturato, formato da più persone, conosciuto e presente sul mercato, a meno che il tuo prodotto non sia funzionale alla mia attività o non risolva un’inevitabile spesa familiare/di business (ma qui si tratta di sponsorizzazione), NON accetto il baratto e sono tassativa.
Perché? – e qui mi levo qualche sassolino – perché il “non c’è budget” non è credibile, perché non accetto che il mio lavoro venga sminuito (no, non si tratta “solo di una foto”) e soprattutto perché so il valore della comunità di persone che è cresciuta attorno alla mia attività, so il tempo che ci abbiamo messo a conoscerci, so il tempo che passiamo insieme, so la fiducia e la stima che quelle persone hanno nei miei confronti e non mi permetterei mai di barattarla con uno scambio che ne sminuisce il valore.
Ci sono marchi “meravigliosi” che vendono anche nella grande distribuzione che hanno pensato di offrirmi 3 gadget (fuori target) in cambio di un post sul blog e due su Instagram, perché “non c’è budget” e perché “hanno accettato delle persone con più followers di te” . Caro marchio “Meraviglioso” (e altri come te), sappi che mentre ti preoccupi di barattare gadget per una visibilità online, il “passaparola” è vivo e vegeto e le persone lo usano più dei social network 😉 (e certamente hai perso una cliente).
SE MI PARLI DEL TUO PRODOTTO/MARCHIO E MI PROPONI UN PROGETTO RETRIBUITO
Parliamone, sono tutta orecchi! Amo moltissimo conoscere e raccontare a mio modo storie utilizzando le immagini e le parole, amo celebrare l’unicità di ciascuno e sono curiosa di scoprire la diversità di chi incontro. Bisognerà verificare se i nostri valori si sovrappongono, se il target a cui parliamo è in buona parte lo stesso, se e cosa fare di preciso, come e per quanto tempo, ma parlarne è comunque il primo passo per conoscersi e per capire in che modo il mio lavoro può essere utile al tuo.
Sono una rompipalle, lo so, ma se questo è diventato il mio lavoro (la comunicazione su Instagram, non l’Influencing), lo devo ad una combinazione di fattori tra cui ci sono la professionalità (che non è altro che trattare il lavoro come tale) e la fedeltà delle persone che mi seguono, elementi che per me sono imprescindibili, che vengono prima di qualunque prodotto e che difenderò con tutte le mie forze. Sempre.
p.s. Per raccogliere i progetti di collaborazione ho deciso di creare una Board su Pinterest dedicata, che aggiorno costantemente in modo tale da averli tutti a portata di occhio.