Premessa 1: per una che si sparerebbe in vena le 7 serie di Sons of Anarchy, intervallate da Walking Dead e House of Cards, con un ripasso di Breaking Bad, Notting Hill è da carie ai denti (e anche ai limiti dell’assurdo), ma per spiegarti quello che avevo in mente mi sembrava il film adatto.
Premessa 2: quella che leggerai è la mia opinione sull’uso di Instagram, non è necessariamente quella valida per tutti.
Ok partiamo.
Dicevamo… Notting Hill. La storia sicuramente la conosci, ma ho bisogno di soffermarmi su alcuni dettagli:
Lui ha una libreria un po’ sfigata in uno dei quartieri più belli di Londra (o forse è solo sfigato il suo collega), la libreria si rivolge a una nicchia particolare, quella degli amanti dei libri di viaggi e l’attività fatica a decollare. Un giorno, si palesa nella libreria più sfigata di Londra l’attrice più famosa di Holliwood. Non mi soffermerò sull’antipatia della stessa (e sui suoi terribili occhiali da sole), ma il belloccio con ciuffo e occhio spento, fingendo di non riconoscerla, inizia a fare una serie di cose sconvenienti:
– offre consigli non richiesti
– sconsiglia un libro che sembra piacere alla cliente senza spiegare il motivo per cui non dovrebbe acquistarlo
– le offre un fascicoletto che sa di anziano, mentre lei sembra stia cercando un libro fotografico.
Lei decide di acquistare il libro sconsigliato e se ne va. Poi succedono una serie di fatti “accidentali”:
– lui si scontra con lei per strada e le rovescia del succo addosso
– lui la invita a casa sua per cambiarsi
– lei si cambia e se ne va
– lei ribussa e bacia il belloccio dalla riga in mezzo
Cosa è successo? Perchè Hugh non è riuscito a vendere un libro ma si è beccato il fatidico bacio (che rimane una cosa piuttosto assurda, ma questa è un’altra storia)?
Semplice: la libreria non è propriamente un luogo di conquista; una donna si aspetta di essere importunata al pub, in palestra o in discoteca, luoghi dove tende a mantenere le difese alzate e a difendersi da approcci inopportuni. In libreria si va per acquistare un libro, al massimo ci si difende dal libraio fastidioso che non ha capito cosa vogliamo leggere.
Insagram è esattamente come una libreria, un luogo dove una non si aspetta di essere importunata da fastidiosi latin lover. Le persone, infatti, scelgono di seguire un profilo perchè gli piace quello che vedono.
A differenza di facebook, dove spesso vediamo quello che non ci interessa (semplicemente perchè interessa a qualche nostro amico), su Instagram scegli di vedere solo quello che vuoi.
Ecco perchè le difese dei nostri folllowers sono abbassate, perchè sono in un posto dove si sentono liberi e a proprio agio.
Ecco perchè, secondo me, Instragram è la vetrina ideale per chi vende prodotti artigianali: chi ti segue con costanza ama davvero quello che fai
Come farlo, allora in modo sensato? Ce lo insegna Hugh-ciuffo e occhio spento :
– rendi la tua libreria un luogo accogliente (cerca di fare belle foto, dedica tempo anche all’editing, aiutati con le app se la luce non ti aiuta e non postare qualsiasi cosa a meno che non sia una foto bella a prescindere del soggetto – ma su questo ritorneremo la prossima volta)
– lascia entrare liberamente chi passa (se vuoi usare IG per la tua attività niente profili privati!), fallo sentire a proprio agio e invoglialo a guardare tra gli scaffali (cura la tua gallery, mantienila pulita e ordinata, cancella le foto che creano disarmonia)
– sii disponibile ma discreta (rispondi sempre ai commenti e alle domande, ma limitati a quello che ti è stato chiesto, niente pubblicità occulta!)
– non forzare un acquisto
– “ascolta” i like
– sii autentica, fai vedere quello che sei senza doppio fine (ricordati che Hugh Grant ha conquistato Anna Scott pur avendo una terribile riga in mezzo)
– apri le porte dello sgabuzzino (fai vedere come lavori, dove, quali attrezzi usi…)
– non stare su Instagram per vendere, ma per raccontare e conquistare.
Spero di esserti stata utile! Se vuoi guardare come lavoro io su questo canale mi trovi qui con questo username: @mys.cottage.
Tu, invece come usi Instagram? Se ti va di raccontarmelo sono tutta orecchi!
Un grazie speciale all’inviato di Cavalli e Segugi e all’antipatica attrice smielata.
Buona settimana!