Rita, consulente e formatrice di comunicazione visiva e Instagram
Mi chiamo Rita Bellati sono una formatrice e una consulente; aiuto liberi professionisti e piccoli brand emergenti a raccontare il loro lavoro attraverso una forma di comunicazione che sta assumendo un ruolo sempre più importante nella promozione dei piccoli business e dei freelance: il visual storytelling e Instagram in modo particolare.
Consapevole del potenziale di questo canale, ho scritto un ebook e offro corsi di formazione e servizi di consulenza in cui metto a disposizione le competenze e le conoscenze acquisite, ma soprattutto la mia esperienza e il mio modo di utilizzare al meglio questo interessantissimo strumento.
Sono una creativa appassionata e insaziabile, mi piace scoprire la bellezza nelle cose semplici, quotidiane e imperfette quelle che fanno parte della vita di tutti i giorni e che aiutano a guardarla con rinnovato stupore.
Amo la diversità di chi incontro, la considero una ricchezza da valorizzare e di cui fare tesoro e mi impegno costantemente per celebrarne l’unicità; ecco perché il mio metodo di insegnamento non ha a che fare solo con la tecnica e la strategia ma anche con la consapevolezza della propria identità.
Ho scelto queste mura per offrire i miei corsi e i miei servizi di consulenza perché negli anni sono diventate “casa mia” e perché è proprio nel Myselfie Cottage e nella sua atmosfera rustica e delicata che ho trovato la forma più adatta a me per raccontare la mia identità, i miei valori, la mia vita e il mio lavoro.
Nel mio percorso lavorativo ho avuto bisogno che fosse la vita a spiegarmi chi sono davvero e ho scoperto che ogni cosa, anche la più banale, può nascondere in sé moltissima bellezza.
Il Myselfie Cottage esiste per questo, per diffondere e raccontare bellezza; una bellezza imperfetta e per questo unica e inimitabile.
La porta è aperta, benvenuto!
Rita, oltre le mura del Myselfie Cottage
Pur avendo progetti di vita sempre in divenire, ho imparato da mia mamma la gratitudine per quello che c’è e la fiducia nella Provvidenza per quello che manca, da mio papà ho ereditato invece la passione per l’osservazione e la voglia di scoprire materiali, oggetti e la storia unica che custodiscono. Di entrambi porto addosso la profondità e una buona dose di empatia, entrambe totalmente prive di sentimentalismo (sì è possibile, te lo dice una che si appassiona per gli altri fino a commuoversi, ma che non dice mai “ti voglio bene”)
Dopo una bellissima infanzia vissuta in una casa piccola, sovraffollata e mai chiusa a chiave (letteralmente), ho cambiato idea varie volte sul mio futuro: prima archeologa, poi pittrice, arrivando a scegliere la laurea in lingue per garantirmi un futuro da donna-manager-single senza fissa dimora. Oggi mi ritrovo moglie, mamma (di quattro), padana in pianta stabile e proprietaria di una piccola impresa “a forma di Cottage”.
Sono introversa, estremamente intuitiva ma anche molto razionale: sono certa della bontà della vita e grata al mio spirito vigile, capace di cogliere i segni e di seguirne i suggerimenti. Al momento mi ha portato alle porte di un Cottage e mi sembra di aver trovato il mio posto nel mondo nonostante il mio “fare e disfare” al suo interno cambi costantemente forma.
Collane uniche, personalizzate e fatte a mano
Il Myselfie Cottage deve il suo nome ad una linea di collane handmade, le Myselfie® appunto, nata dal desiderio di offrire alle persone un accessorio che parlasse di loro, raccontando la loro storia, rappresentando dettagli e caratteristiche fisiche, ma che nello stesso tempo ne celebrasse l’unicità. Sembravano solo persone stilizzate ma in realtà erano l’occasione per scoprirsi speciali.
Creare Myselfie mi ha insegnato moltissimo a partire dall’importanza dell’avere chiaro chi è il tuo cliente fino alla cura da avere in tutte le fasi del lavoro: dal primo contatto, alla spiegazione chiara delle caratteristiche del prodotto, alla realizzazione, al packaging fino alla consegna del corriere e alla risposta ai costanti “grazie” di chi riceveva quel pacchetto.
Come avrai notato parlo al passato perché da qualche tempo ho deciso che le Myselfie non dovevano più partire dalle mura del Cottage, ma dovevano continuare ad abitarlo (per questo il nome della mia attività è rimasto invariato) per farmi capire che la mia trasformazione da “artigiana” a “formatrice” deve avere sempre e comunque la stessa finalità: celebrare l’unicità di chi incontro. Prima dipingevo collane per far scoprire l’identità e le storia delle persone, ora faccio la stessa cosa attraverso i miei corsi.