Non che io lo faccia da secoli, ma è impressionante vedere come un’esperienza intensa di pochi mesi mi abbia già portato un bagaglio di consapevolezza nuova.
Il tour di Dorothea, il mio corso Live su Instagram, è terminato da un paio di settimane e, dopo aver lasciato decantare le emozioni, ho capito di aver bisogno di mettere nero su bianco quello che ha voluto dire questa prima esperienza di insegnamento dal vivo e soprattutto voglio condividerla perché ormai è sempre più chiaro in me che quando condivido quello che imparo, l’esperienza fiorisce.
Dorothea mi ha insegnato a partire dal “dato” e a rischiare
Quando ho scritto il mio ebook l’anno scorso, non pensavo assolutamente che l’esito sarebbe stato così grande (le 500 copie sono passate ormai da un pezzo), non avevo assolutamente pianificato un “dopo” e soprattutto non pensavo che qualcuno mi avrebbe chiesto un corso dal vivo. La vita mi ha insegnato che la realtà viene prima delle mie idee (e continua a confermarmelo), così quando le ragazze di Trento mi hanno proposto di fare un corso da loro, ho come capito che rischiare su una cosa nuova poteva essere un’occasione per proseguire il lavoro iniziato con l’ebook. Così è nata Dorothea (anche se allora non aveva ancora un nome)
Dorothea mi ha insegnato a correggermi in corsa
Da quella prima tappa a febbraio il corso è cambiato svariate volte, non tanto nel contenuto che è sostanzialmente rimasto lo stesso, quanto nella forma e nella struttura. Chiedere un feedback dopo il corso è sempre qualcosa che mi mette parecchia ansia perché di fatto ti metti nella condizione di essere giudicata e la cosa non è mai piacevole, ma se non avessi avuto alcuni suggerimenti dalle corsiste (che hanno speso parole stupende sul corso, con mia immensa gioia) non avrei capito che valeva la pena fare meglio, ogni volta.
Dorothea mi ha insegnato a fare pace con quello che non so
Quando avevo pensato al corso mi ero immaginata una parte dedicata anche allo styling fotografico, cosa che abbiamo fatto a Trento, ma che non ho proposto durante le altre date. Le ragioni di questa scelta sono state varie (non tutte le location lo permettevano, il tempo neppure ecc..), ma la ragione più forte è che io faccio styling delle mie foto con alcune conoscenze tecniche e con tanto intuito e capisco che questo non è sufficiente per insegnare. Potrei studiare, lo so, ma so anche che nella vita bisogna fare delle scelte e io ho scelto di focalizzarmi su quello che sta alla base della comunicazione visiva (che a mio parere è quello che manca in tutti i corsi di Instagram che ho visto fin’ora) e su Instagram come canale. Il resto lo lascio a fior fior di fotografe professioniste che hanno davvero tanto da dare. Una fra tutte: Giui Russo
Dorothea mi ha fatto fare pace con i numeri
In un mondo come Instagram dove la gara al numero è sempre e costantemente presente, decidere di insegnare con il numero di followers che ho io (che non sono pochi, ma neanche molti per la mentalità diffusa su questo Social) mi ha sempre messo un po’ a disagio. Poi mi sono ritrovata persone ai miei corsi con il doppio/triplo dei miei followers che si sono messe in discussione lasciandosi provocare dal mio metodo per lavorare meglio alla loro comunicazione visiva. Così mi sono detta “sai che c’è? Io ho qualcosa da dire su Instagram che credo che venga detta raramente e quindi chissene frega dei numeri, io la voglio dire“. Poi vi svelo un segreto: quando si parla di “followers di qualità” significa persone che sono disposte a diventare tuoi clienti quando ne hanno l’occasione e io ho avuto ben 70 corsiste raggiunte solo attraverso i miei canali e vi assicuro che per me è un grandissimo traguardo!
Dorothea mi ha fatto capire il vero significato di “insegnamento”
Mi ricordo che nei primi mesi dopo la pubblicazione del mio ebook varie persone mi avevano scritto dicendomi “guarda che ora tutti fanno le foto come te” (come se una certa tecnica l’avessi inventata io :)) e ammetto che all’inizio non vivevo benissimo questa evidenza. Poi un’amica mi ha detto “se davvero vuoi insegnare devi fare pace con questa cosa, perché se insegni il tuo metodo per forza ci sarà qualcuno che ti ricalca”. Allora ho riflettuto su quello che significa insegnare e ho pensato al mio prof di filosofia del liceo che si esaltava quando riuscivo a fare certi collegamenti tra filosofi di epoche diverse e mi sono detta: l’insegnante è quello che ti offre un metodo e che tifa per i tuoi traguardi. Dorothea è stato questo: offrire un metodo di lavoro che fosse utile a ciascuno per intraprendere un percorso, il proprio percorso. Quando guardo la fatica di certe persone che magari sono partite ricalcando un set o una scelta compositiva (mia o di qualcun altro), ma che hanno poi scoperto la loro cifra espressiva, mi scopro felice, felice davvero di aver permesso a qualcuno di scoprirsi e di poter abbracciare il proprio percorso.
Dorothea mi ha ribadito ad ogni data che “chi si somiglia si piglia”
Spesso mi guardo intorno e mi rendo conto che Instagram è una bella gatta da pelare, ci sono tantissime persone che lo utilizzano e ognuna di loro ha un obiettivo diverso che viene raggiunto attraverso metodi altrettanto diversi, stanno iniziando a crescere le offerte formative e, come sempre accade quando inizi un progetto di qualsiasi tipo, il timore della “concorrenza” che inevitabilmente inizia a muoversi sui tuoi passi immancabilmente bussa alla porta. Eppure, nel vedere chi ha frequentato i miei corsi (ma anche chi ha acquistato l’ebook e segue attivamente il mio lavoro) mi rendo conto che quanto più io sono chiara su quello che per me è importante, sincera sul mio metodo e generosa nel condividerlo, tanto più mi circondo di persone che desiderano imparare il MIO metodo ed è con me che desiderano fare il loro percorso (o anche solo un pezzetto).
Del resto come dice SethGodin: “scegli i tuoi clienti, sceglierai il tuo futuro.”
Ecco, io lo sto facendo.
Se vi siete persi Dorothea sappiate che sarò “in giro” in queste date:
- 22 Luglio Ancona: Weekendoit (workshop teorico di due ore: QUI c’è il programma e QUI si acquistano i biglietti)
- 16 settembre Trieste: Dorothea Live
- 7 ottobre Catania: Workshop su Instagram “A Casa di Ale” (QUI descrizione e biglietti)
Se invece non potete permettervi di uscire di casa vi consiglio di dare un’occhiata QUI