Cara Veronica [ndr. la Myselfie-Guida di questo mese]
ormai una cosa l’ho capita: quando si lavora con te non c’è mai solo in ballo la gestione del tempo; sì, tu tracci un cammino per affrontare la quotidianità del lavoro ma, mentre lo fai, inevitabilmente e discretamente spingi le persone ad scoprire quello che vogliono davvero dalla vita, perché in fondo, dietro un’esigenza di ordine si cela un profondo desiderio di respirare senza affanno.
E’ stato anche questo un mese faticoso perché per guardare il modo in cui affrontiamo le giornate ci vuole coraggio e il coraggio implica sempre fatica. Sembra assurdo vero? pensare che ci voglia coraggio per guardare le nostre giornate, eppure è così, perché sarebbe molto più facile farle scivolare via nella nostra routine più o meno incasinata, seguendo abitudini e flussi che fanno parte di noi ormai da anni, quelli magari che abbiamo iniziato a seguire più per imitazione che per reale scelta. Scegliere di guardare è una decisione davvero coraggiosa.
La settimana in cui abbiamo tracciato il tempo delle nostre giornate è stata una rivelazione ed è per questo che sono molto contenta che sia presente nel nuovo Adagio.
Hai scombussolato i piani di tutte questo mese di Soggiorno a Cottage e li hai scombussolati soprattutto perché hai messo tutte quante, anche le più veterane, di fronte al fatto che la vita si gioca su un unico tavolo e che la differenza non la fanno le circostanze ma la lo sguardo con cui ciascuno guarda la propria giornata.
“Tu sei il collante” ha detto una ragazza in una conversazione all’interno del gruppo Facebook, e mai fino a quel giorno l’avevo presa come una considerazione positiva. Ho sempre pensato infatti che provare ad essere quelli che tengono insieme tutto fosse uno sforzo inumano, invece, in quell’affermazione ho capito che non si tratta di sforzarsi a tenere insieme le cose, ma di mettere il proprio desiderio di unità della vita al centro di tutto, in cima alle nostre mattine e come ultima parola prima di chiudere gli occhi.
Desiderare che la vita intera, imprevisti inclusi, facciano parte della nostra realizzazione ci permette di guardare tutto, tutto – imprevisti inclusi – come promessa di realizzazione.
Hai visto Veronica? Mentre tu ci hai fatto lavorare sulla gestione del tempo, sulla programmazione, sui calendari, noi siamo arrivate fino a qui ed è stato possibile solo perché la gestione del tempo fine a se stessa non cambia lo sguardo sulle cose, genera solo più frustrazione. Se invece dentro alle programmazioni c’è il profondo e vivissimo desiderio di respirare allora sì, vale la pena anche fare la fatica di creare un ordine dentro al tempo delle nostre giornate.
ADAGIO ha dentro questa possibilità di rispettare il proprio respiro, mentre si fanno bene le cose.