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Gestire i figli. Io sto cercando di smettere

Autore: Rita Bellati - Data: Ottobre 30, 2013

Di solito il lunedì guardo la mia settimana e mi faccio in 1 minuto la scansione completa di tutto quello che mi aspetta:

impegni del blog (inaspettatamente crescenti) e fuori dal blog (tra poco si riprende a lavorare), asilo, pediatra, spesa, lavori handmade da preparare (anche questi inaspettatamente richiesti), compleanni… a questo punto la mia mente danneggiata da appassionanti (e lunghissime) partite a Tetris inizia a incasellare, a fare incastri e sovrapposizioni perfette.
Devo ammettere che non sono niente male, scarto quello che non ci sta, infilo un’attività per i miei figli qua e là, istruisco il marito sul da farsi (una cosa per volta perchè altrimenti succede un disastro), lascio qualche buco per eventuali imprevisti, insomma faccio di tutto per GESTIRE al meglio la mia vita e soprattutto il mio rapporto con i bambini. Ecco, soprattutto con loro c’è molto da gestire; devo gestire la regressione di D1 dopo l’arrivo di D2, devo gestire la sua vivacità (e aggressività) incontrollata, devo gestire la smisurata voglia di essere grande di L., devo gestire la sua continua ansia da performance, devo gestire le loro giornate in modo tale da non impazzire, devo gestire le poppate di D2 perchè la giornata abbia un certo ordine, devo gestire le notti con D2 per avere l’energia sufficiente durante il giorno.

Insomma, devo GESTIRE.

O forse no? O forse in questa gestione così accurata, precisa (ossessiva direi) mi sto perdendo qualcosa?

Anzi, diciamo che io lo so che quando vivo così mi perdo qualcosa.

Lo so perchè anche se la gestione funziona alla sera arrivo stanca, in fondo in fondo forse vuota, mancante di quello che è l’unico punto che non cancella il bisogno di “organizzarsi” ma ti fa godere quello che ti è stato regalato.
E’ quell’aspetto di totale mistero che caratterizza quei visini che mi trovo a un millimetro dalle mie occhiaie la mattina, quando vorrei rimanere a letto e godermi il piumone, quel grande punto di domanda sul loro futuro, su quello che diventeranno, sui passi che sapranno fare, sui rischi che riusciranno a correre. E’ solo questa reale coscienza del loro essere mistero che non toglie la gestione ma la trasforma in godimento del tempo passato insieme, dei giochi condivisi delle sfide della crescita (loro e mia).
E allora ho preso una decisione: ho deciso di smettere di gestire i miei figli per imparare a godermeli.

 

“Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perchè egli sta ancora marciando con il coraggio e le decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli di tutto cuore: Buon viaggio!”
(e – scusa Rodari – fargli compagnia in questo viaggio… )

 

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Categoria: Varie ed eventuali

Un anno fa salutavamo i campi sul naviglio per par Un anno fa salutavamo i campi sul naviglio per partire verso l'ignoto (foto 2 e 3). Ognuno si portava nel cuore un'emozione diversa, anzi certamente più di una: curiosità, paura, rabbia, gioia, incertezza, tristezza, nostalgia, dolore... Non abbiamo cancellato neanche uno di quei sentimenti, li abbiamo accolti uno per uno dandogli lo spazio che si meritavano e lasciando al tempo il compito di metterli in ordine. Un anno fa sceglievamo una nuova vita non perché quella vecchia non ci piacesse, ma per educarci ad allargare l'orizzonte del già saputo, del "si fa così", delle domande, delle possibilità. Questa è la promessa che facciamo ogni giorno: non adagiarci mai e continuare ad allargare quell'orizzonte perché la vita è più grande di quello che crediamo. 
Con questa puntata termina #ogni18alle18 e questo profilo dopo 7 anni di onorato servizio va in pausa fino a data da destinarsi (prometto che ritorno se capisco di avere qualcosa di utile da dire per voi è per me). Come dice il titolo di un libro "Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa", voi prendetevi cura della vostra. Grazie di cuore per questi anni e per avermi accompagnato fino qui, non avete idea di quanto vi sia grata.
[Sì i ragazzi sono decisamente cresciuti! Grazie a zia Amaia per la prima foto, abbiamo tagliato lo zio Marco solo per esigenza narrativa ma lo abbiamo rimesso al suo posto nell'ultima foto]

LE ULTIME COSE CHE HO SCRITTO

  • E vissero felici e contenti
  • Ho deciso: chiudo il Blog
  • Il tuo pubblico (forse) esiste già
  • Non è questione di tempo
  • Riflessioni dopo un anno di “corsa”

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