L’efficacia delle attività sensoriali non stancherà mai di stupirmi, e tra tutte, forse l’ACQUA è quella che mi stupisce di più: così banale eppure così affascinante per i bambini! Negli States sono fanatici del gioco sensoriale e ultimamente su Pinterest ne ho visti un sacco interessanti; le attività con le water beads (sfere d’acqua) mi hanno sempre incuriosito, ma fino a settimana scorsa non le avevo mai trovate (o forse non ci avevo mai fatto caso), ma quando me le sono trovate sullo scaffale del supermercato non ho resistito: dovevo provarle… quando sono tornata a casa e ho infilato le mani nel barattolo…. non avete idea della sensazione piacevole!!
e quindi
VIA ai GIOCHI!
come vi ho detto, la protagonista è ancora l’acqua, ma questa volta sotto forma di perle, umide e gelatinose e estremamente interessanti al tatto.
Si trovano nella zona piante e fiori perchè vengono utilizzate come riserva d’acqua-decorazione per fiori recisi. Non si rompono facilmente (anche se forse con il tempo un po’ si sfaldano) e hanno una vita di circa un anno: basta immergerle nell’acqua quando si riducono di volume e ritorneranno belle cicciotte nel giro di un giorno.
Noi le abbiamo sperimentate in vari modi…
prima di tutto siamo partiti dal più classico dei giochi sensoriali
Ho preparato le perle insieme ad altri materiali (cubetti di plastica che si ghiacciano, sassi di vetro, animali, ciotole, cucchiai ecc…) e ho messo una bacinella a disposizione.
D. è stato il primo a giocarci mentre L. era all’asilo, quindi ci siamo mossi secondo le sue inclinazioni (e abilità motorie).
Per prima cosa, è ovviamente è partito all’attacco con i suoi animali
Un bel bagno agli elefanti come primo approccio e poi tutti dentro la vasca
Il coccodrillo si è fatto pure uno spuntino…
Dopo un po’ di manipolazione ho pensato che poteva essere carino preparare una sorta di “caccia al tesoro“ con gli animali più piccoli nella vaschetta, in modo tale da far lavorare soprattutto il tatto…
Mi sono limitata a inserire gli animaletti nella vaschetta e a dirgli “adesso cerchiamo la gallina… poi la mantide religiosa (troppo simpatica!!)…” lui si è messo a cercare per bene anche se è un filo schizzinoso, quindi poi si è servito anche di un cucchiaio
E direi che la sua faccia da nanetto soddisfatto parla da sè
Quando è tornata L. non potevo non proporle la stessa cosa (immaginate quando ha visto che le sue sfere erano fuxia…. un gioia infinita ;-)), ma ho deciso di aggiungere elementi alla sfida
Oltre agli animaletti di D. ho aggiunto qualche pupazzetto di quelli inutili che si trovano negli ovetti
Ho preparato delle schede riutilizzabili (stampa plastificata) con indicati tutti i personaggi a disposizione, le ho detto che il gioco l’avremmo fatto in inglese (fissata!!!)
Le segnavo man mano le cose da cercare e la guidavo con le domande (senza ulteriori suggerimenti): “now, let’s find out the batterfly… now the white Hello Kitty…)
Lei infilava le mani, cercava e una volta trovato il personaggio lo segnava con una croce sul foglio
All’ultima manche le ho infilato anche qualche sasso di vetro come elemento di disturbo ma devo dire che è stata bravissima.
Ho lasciato così libera anche la pupazza che ha scaraventato le sue sfere (e poi quelle di D.) nella vasca e ha reso il tutto decisamente movimentato (aggiungendo tutti gli elementi possibili e immaginabili)
Da ultimo gli ho messo a disposizione delle vaschette per il ghiaccio che ovviamente sono diventate delle teglie per cioccolatini all’acqua
Le varianti come potete vedere sono infinite. Io ormai le tengo sempre pronte e una volta finito il gioco, una bella sciacquata e poi a mollo tutta la notte per essere sveglie e scattanti il giorno successivo
LUNGA VITA ALLE SFERE D’ACQUA!