Mi ero detta “dopo Tenerife ci pensi”, ma ormai sono qui in questa nuova terra da 4 mesi e ho rimandato a lungo questo pensiero. Poi però è arrivata una fase per cui alcuni cerchi aperti (i fatidici open loops della metodologia GTD) hanno iniziato ad ingombrare il mio cervello in modo fastidioso e dopo aver chiuso le iscrizioni a Soggiorno al Cottage ho capito che era il momento di affrontare questo blocco.
Promesse non mantenute
All’inizio di questo 2021 mi ero ripromessa di tornare a scrivere sul blog, mi sono messa a studiare ad una forma meno “raffazzonata” di riprenderlo in mano scegliendo temi e post molto focalizzati sui temi di cui mi occupo qui nel Cottage, ho rispettato il ritmo per un po’ e poi sono ricaduta in quella sensazione di blocco della scrittura che ha caratterizzato tutte le mie battute di arresto nella gestione del blog. E così ho scritto l’ultimo post a giugno dandomi il permesso di staccare con la buona scusa del trasferimento senza mai poi ritornare a scrivere.
L’origine del blocco
Una volta chiuse le iscrizioni a Soggiorno al Cottage ho capito che per lavorare come si deve era necessario provare a chiudere quel cerchio guardando la vera origine del blocco.
Da ormai più di un anno sto lavorando ad un nuovo progetto che va in una direzione trasversale rispetto a quanto proposto qui nel Cottage, un progetto che mentre include quello che fino a qui ho esplorato, studiato, detto e scritto, apre la porta a persone diverse con un bisogno che da qualche tempo avverto nell’aria e per cui io credo di poter essere di aiuto.
Mentre scrivo questo post l’illustratrice ha concluso il suo lavoro, la Copy che si occupa dei testi mi ha inviato la bozza delle pagine del sito ritabellati.it, e la web designer sta mettendo insieme il tutto. In fondo a tutte queste voci della lista spuntate c’è una domanda che ancora chiede una risposta: in questo sito ci sarà un blog?
Nella nostra progettazione questa opzione era inclusa ma nella mia visione si stava generando un fortissimo conflitto con conseguente pesantezza: mantengo attivi entrambi i blog?
Molta osservazione e poco ragionamento...
Normalmente davanti ai momenti di blocco quello che faccio è staccare, camminare o scegliere un’azione ripetitiva e ragionare, ma in questo caso il ragionamento continuava a ripetere “scrivere sul blog serve, sia per l’una che per l’altra proposta, quindi a ragion veduta dovresti continuare a farlo”, ma quando io sento la parola “dovresti” mi ribello in tutti i modi.
Così ho deciso di lavorare al blocco in un altro modo e cioè usando le carte di Intùiti (ndr non è un post sponsorizzato), metodo che mi fa sentire molto scema all’inizio, ma che si conclude sempre con delle epifanie.
Lavorare con queste carte mi aiuta moltissimo ad attivare una zona del pensiero che non ha a che fare con il ragionamento ma con quel substrato di esperienze acquisite che forma parte dell’intuito (ecco il perché del nome delle carte).
Evito di descrivere tutto il processo di lavoro (mi ci è voluta un’intera mattina), ma quello che è emerso dal lavoro intuitivo è stata una cosa molto chiara: è arrivato il momento di levare la maschera (senso del dovere) e scegliere.
Scegli come piace a te
E allora cosa scelgo? Scelgo di essere molto sincera e dire che, con questo post, è arrivato il momento di chiudere il blog di MysefieCottage perché in fondo se lo guardo dall’inizio alla fine c’è dentro tutto quello di cui una persona può avere bisogno per conoscermi e capire come mi muovo, può scoprire da dove vengo e dove sono arrivata, può pescare contenuti formativi ma anche pezzi del mio cuore, ci sono tentativi, nuove strade, percorsi chiusi e idee nuove.
Questo significa che non ho più niente da dire? Tutt’altro, il blog continua a “parlare”, ma soprattutto io ho ancora e sempre molto da dire in merito alle attività creative online* e alla loro possibilità di muoversi nel mondo, ma quanto più il mio intervento si fa preciso, quanto più il mio lavoro è dedicato a singoli progetti e non a grandi momenti formativi, tanto più quello che raccolgo, studio, elaboro e sperimento viene calato dentro alla realtà delle clienti di MyselfieCottage offrendo a loro tutto il mio sguardo.
Quindi termina qui questo spazio di condivisione che spero però continui ad essere di grande aiuto per te che l’hai letto fino ad oggi o per te che sei arrivata ora.
p.s. Ho scritto su questo blog per ben 12 anni (l’età di mia figlia), vediamo tra 12 anni dove sarò.
*Sai che da qualche tempo sono una SoulfulMentor del progetto SoulfulBusiness di Giada Carta. Bé se hai un’attività online o hai intenzione di aviarne una e vuoi lavorare con me e un altro gruppo di donne pazzesche mi trovi QUI

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