E’ da un po’ di tempo che mi pare di aver intuito che nella vita non è importante solo l’arrivo a destinazione, ma tutti i passi del percorso, non è importante aver già capito ma essere sulla strada con il desiderio di scoprirsi.
Ecco perchè sono qui, ancora una volta a raccontarti del percorso più che della destinazione.
Ho conosciuto Padre Claudio quasi 15 anni fa, quando ho avuto il mio primo ragazzo, a 18 anni (prima ho vissuto beatamente la mia giovinezza). Ormai lo sai, sono sempre stata bene con me stessa e mi sentivo spiazzata in quella nuova forma per me sconosciuta che ha iniziato a invadere quegli spazi che avevo sempre custodito gelosamente. Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a guardare chi stavo diventando e così, quel monaco benedettino discreto e incisivo, mi ha insegnato a farmi domande senza mai sostituirsi a me nel dare le risposte. Vado da lui tutte le volte che perdo la bussola, che ho bisogno di guardarmi, di piangere e di sentirmi abbracciata esattamente come sono.
Ho “conosciuto” Gioia Gottini un anno e mezzo fa, quando ho deciso di fare sul serio aprendo la P.IVA e mi sono detta che non potevo lasciarmi trasportare dagli eventi. Goia mi ha aiutato a conoscere Cloe, la mia cliente ideale, e mi ha insegnato che io sono un intero e che quello che devo trasmettere nel mio lavoro è tutta me stessa, non solo le mie abilità.
Non posso paragonare il rapporto che ho con Padre Claudio a quello che ho con Gioia (anche perchè non ci conosciamo direttamente e soprattutto lei non sa chi sono), ma anche lei mi sta aiutando a farmi domande accompagnandomi nei passi che mi stanno facendo diventare professionalmente grande.
Ci sono tante figure importanti nella mia vita, forse più fondamentali di Gioia (anche se nessuna come Padre Claudio) ma leggendo il suo ultimo libro mi sono accorta che le domande che mi facevo grazie ai suoi esercizi utilissimi e le risposte che davo avevano uno spessore insolito. Mentre mi guidava passo passo ad esplorare il mio passato per distillare la mia Mission, mi scoprivo in grado di dare risposte che sono frutto di un lavoro su me stessa che Padre Claudio mi ha insegnato a fare e così mi sono ritrovata a scrivere cose come queste: “tu sei unica non misurarti con persone che hanno aspirazioni diverse dalle tue”, “ci sono cose che durano per sempre. Forse non le relazioni ma quello che portano”, “amo tutto ciò che non mi assomiglia”.
Insomma, attraverso il suo manuale di Personal Branding, Gioia mi ha aiutato a guardare con attenzione la mia storia e mi ha addirittura fatto scoprire che questa sta alla base del mio modo di lavorare e propormi professionalmente.
Ecco quindi la vera scoperta: è indispensabile nella vita avere chi ti suscita domande e chi ti accompagna a dare risposte, il soggetto però rimani sempre tu, il lavoro è tuo e nessuno ti può levare questa responsabilità, sarebbe una violenza inaudita perchè ci priverebbe della possibilità di diventare grandi.
Ti consiglio il libro di Gioia? Decisamente, anche se sono ancora a metà libro e non sono ancora riuscita a formulare una definizione del mio lavoro (questo aspetto è la mia sfida di questi giorni), ma perchè per ora è stato utile come pochi altri manuali e sono profondamente grata per questi passi del cammino. La cima è lontana ma sto imparando la pazienza della salita.
Ti consiglio “un Padre Claudio” (con altre forme, nomi, fisionomie, storie, appartenenze…)? Senza ombra di dubbio perchè, se il personal branding non è fondamentale per vivere, avere chi ti aiuta a cercare risposte all’altezza delle domande del tuo cuore sì.
Se vuoi approfondire:
Su C+B Gioia Gottini parla del suo nuovo libro
Sul sito di Zandegù puoi acquistare direttamente il libro
La mia colleghe Paola e Alessandra ha scritto due utilissime recensioni del libro (io come al solito tendo a divagare)
Il mio adorato Padre Claudio assieme ai suoi monaci produce una birra e un amaro da paura!
P.S. quel primo ragazzo, avuto a 18 anni, è mio marito.