Ci sono giornate in cui il clima in casa è tesissimo, io sto investendo tantissimo impegno e energie nel restyling del blog e assieme a tutto il resto a volte il mix è letale e la pazienza scarseggia. In giornate come queste ci sono delle attività che si dimostrano provvidenziali.
Era da tempo che volevo preparare un kit di cucito per Leti, ma la mia disorganizzazione e l’impulsività con cui creo e pubblico sul blog l’hanno fatto slittare un sacco di volte. Ora che mi sto sforzando ad essere più costante nell’organizzazione e nella pianificazione sono finalmente riuscita a realizzarlo e ne sono veramente FELICE!
Questo è il piccolo kit di cucito che ho messo insieme per la mia ragazzina
Era da tempo che volevo preparare un kit di cucito per Leti, ma la mia disorganizzazione e l’impulsività con cui creo e pubblico sul blog l’hanno fatto slittare un sacco di volte. Ora che mi sto sforzando ad essere più costante nell’organizzazione e nella pianificazione sono finalmente riuscita a realizzarlo e ne sono veramente FELICE!
Questo è il piccolo kit di cucito che ho messo insieme per la mia ragazzina
Premetto che io non sono una ricamatrice e che le mie scarse capacità sartoriali non rendono “il cucito” una delle attività più in voga in casa, però mi è sempre sembrata un’idea bella e soprattutto un’attività super interessante (dal punto di vista della manualità, della coordinazione occhio mano, della capacità di seguire uno schema assegnato…)
Dico che è stato provvidenziale perchè in una giornata in cui le prospettive erano pessime, è stato un’ancora di salvezza per fermare i fratelli litigiosi e dare una botta di tranquillità che ha rigenerato tutti.
Dico che è stato provvidenziale perchè in una giornata in cui le prospettive erano pessime, è stato un’ancora di salvezza per fermare i fratelli litigiosi e dare una botta di tranquillità che ha rigenerato tutti.
E pensare che tutto quello che ho fatto è stato semplicemente mettere insieme il materiale… nulla da inventare, nulla da creare, pura raccolta di strumenti e organizzazione del lavoro
Tutto quello di cui avete bisogno lo vedete nella foto.
Io ho usato fili di lana e di cotone (un po’ spesso), ho recuperato dei tappetini antiscivolo (quelli che si mettono sotto i tappeti o sulle mensole) perchè mi sembravano perfetti come “tela di prova”, anche se Leti si è buttata subito sulle carte da ricamo (e come darle torto?)
Io ho usato fili di lana e di cotone (un po’ spesso), ho recuperato dei tappetini antiscivolo (quelli che si mettono sotto i tappeti o sulle mensole) perchè mi sembravano perfetti come “tela di prova”, anche se Leti si è buttata subito sulle carte da ricamo (e come darle torto?)
Un appunto sugli aghi: se volete far “ricamare” bambini piccoli (2-3 anni), vi consiglio di creare un ago su misura. Io ho tagliato una bacchetta cinese e l’ho forato. Ovviamente per utilizzare questo ago avrete bisogno di un “tessuto” a fori molto larghi (come le reti di protezione da giardino).
Gli aghi che ha utilizzato Leti trovate in merceria; sono aghi da lana che hanno un occhiello di nylon in cima. Sono poco pungenti e si riescono a tenere in mano con facilità
Gli aghi che ha utilizzato Leti trovate in merceria; sono aghi da lana che hanno un occhiello di nylon in cima. Sono poco pungenti e si riescono a tenere in mano con facilità
Siccome ormai, come sapete, sono piena di pom poms, ne ho usato uno (a cui ho attaccato una perla di legno per dargli più pesantezza) come “puntaspilli” in modo tale da tenere gli aghi vicini
Per utilizzare correttamente le cards vi consiglio prima di tutto di far pre-forare i puntini di riferimento con un punterolo. In questo modo eviterete strappi e i bambini saranno aiutati nell’inserimento dell’ago.
A questo punto si può iniziare a ricamare! Io ho proposto a Leti di seguire i puntini per infilare l’ago in modo tale che il ricamo fosse ordinato e si vedesse l’immagine, ma per il resto (colori, quanti puntini saltare…) l’ho lasciata libera di fare.

Mentre la osservavo lavorare ho avuto il timore si annoiasse e invece… non voleva più smettere (ma era ora di cena!). Come sempre lei è generosissima quindi i suoi ricami li ha regalati. Per fortuna ho fatto in tempo a fotografarli

E siccome voleva che il kit fosse trasportabile, ho usato una valigetta del dottore che vagava inutilizzata per ordinare il materiale e averlo sempre “a portata di viaggio”

Che ne dite?
Provateci, ne rimarrete sorpresi!
linky party su C’è Crisi!