Con il nuovo arrivato era scontato che si riaprisse un mondo che ormai avevo lasciato in stand-by.
Non stancherò mai di ripetere che i miei figli sono la migliore risorsa che mi è data per essere creativa nel modo di stare con loro, e quindi ogni novità (o quasi) porta con sè nuovi spazi creativi nella mia testa (che forse prima o poi mi chiederà una tregua).
Eccoci allora , di nuovo, alle prese con pannolini, allattamento, pianti incomprensibili e nottate in bianco.
Quest’ultimo particolare è quello che io tollero con più difficoltà perchè se c’è una cosa che mi riesce bene è dormire… Con Leti non ho sofferto molto perchè la pupazza ci ha messo un mesetto per prendere la saggia decisione di ronfare beata tutta la notte, con Davide invece è stata dura: nato in un freddo febbraio e con il sonno leggerissimo, mi costringeva a vagare per casa armata di una orrenda vestaglia scozzese riesumata da mia madre da non so quale baule che aveva l’unico pregio di tenere lontano mio marito da eventuali raptus notturni.
A parte il fatto di allattare (che mi è capitato di fare anche tenendo gli occhi chiusi), la cosa più fastidiosa è quella strana abitudine che hanno questi esserini di piantare delle super cacche proprio nel bel mezzo della poppata e che (se siete un po’ fissate come me), non vedete l’ora di levargli dal pannolino. Ecco.. il problema è che, per farlo io mi sono sempre dovuta alzare perchè il fasciatoio è in bagno e questo ha sempre comportato che aprissi gli occhi, mi muovessi con passo felpato (semi dolorante nei primi giorni) verso il bagno e svolgessi l’arduo compito facendo il possibile per non svegliare troppo il nano allo stadio REM post-poppata… ma raramente mi è capitato di terminare senza doverlo sbatacchiare a lungo per riportarlo in quella fase.
Tutto questo preambolo per mostrarvi la mia nuova strategia salva-sonno:
Che è una boiata pazzesca (che sicuramente le mamme organizzate hanno creato al primo figlio) dato che non è altro che un mini kit cambia-pannolino da comodino che mi permette di usare il letto come fasciatoio e quindi di non alzarmi (o non muovermi dalla camera) per il fatidico cambio notturno!
Premesso che ho dovuto fare un’eccezione alle mie usanze, visto che preferisco una bella lavata piuttosto che le salviettine, vi racconto come l’ho fatto e cosa ci ho messo
Il contenitore non è altro che il fondo di un flacone di acqua demineralizzata a cui ho attaccato un decal per renderlo un filo carino
E questo è il contenuto
- Una piccola traversa di spugna con cerata sul retro (di quelle da mettere sotto la culla)
- Pannolini
- Salviettine umidificate
- Crema dopo-cambio (io uso un mini contenitore che conteneva un lucida-labbra che rifornisco ogni sera)
- Body di cambio (a volte questi mini-esserini riservano sorprese)
- sacchettini gelo (non ci sono nella foto) per sigillare il gentile regalo
Ecco il tutto pronto per l’ennesimo turno di notte
Nulla vi vieta di creare una bella confezione e regalarlo a una neo-mamma che lo rifornirà di volta in volta, ma soprattutto nulla vi vieta di farlo trovare sul comodino del tizio che dorme di fianco a voi che non avrà più la scusa del “di notte non riesco ad alzarmi!” (anche se io sono la prima a non averlo ancora fatto!)
Un bacione!