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Myselfie Cottage

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L’amore non esiste

Autore: Rita Bellati - Data: Luglio 12, 2016

Credo di poter contare sulle dita di una mano le volte in cui ho detto “ti amo”; ho una fortissima resistenza ad utilizzare queste due parole tanto che faccio anche fatica a scriverle. Non so perché, credo dipenda dalla mia allergia al romanticismo e dalla quantità di volte che l’ho sentito pronunciare e poi smentire.

Sono fatta così, più una cosa viene utilizzata, più io me ne allontano. Ho come la sensazione che se utilizzo troppo una parola rischio di sciuparla, svuotarla, fraintenderla, darla per scontata e così ho bisogno di cercare altri modi per dire la stessa cosa. Non è facile trovare parole che abbiano il peso di un “ti amo” , parole concrete che ne dicano tutta la densità, la consistenza ma io credo di averne trovata una che ci assomiglia tantissimo:

SCUSA

“Scusa” è una relazione, “Scusa”lascia spazio, “Scusa”si fa da parte, “Scusa”rende liberi, “Scusa” fa tornare bambini, “Scusa” chiede di guardarsi, “Scusa” fa tornare a casa, “Scusa” non si preoccupa delle lacrime, “Scusa” non si preoccupa dell’aspetto e della forma, “Scusa” accoglie, abbraccia e si lascia abbracciare “Scusa”ammette di dipendere e di non bastarsi. “Scusa” è totale affermazione dell’altro.

E allora Calda, dopo 8 anni (che poi sono 16), per i giorni passati e quelli che verranno SCUSA, per gli errori piccoli e per quelli grandi, tu sei l’abbraccio da cui so di poter tornare, sempre. Il primo segno di quell’Abbraccio più grande che perdona, sempre.

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Ora la tradizione vuole che in queste ricorrenze ci si dedichi canzoni, e allora lascio cantare loro che mi trovano sempre d’accordo:

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Categoria: Il mio Diario

Un anno fa salutavamo i campi sul naviglio per par Un anno fa salutavamo i campi sul naviglio per partire verso l'ignoto (foto 2 e 3). Ognuno si portava nel cuore un'emozione diversa, anzi certamente più di una: curiosità, paura, rabbia, gioia, incertezza, tristezza, nostalgia, dolore... Non abbiamo cancellato neanche uno di quei sentimenti, li abbiamo accolti uno per uno dandogli lo spazio che si meritavano e lasciando al tempo il compito di metterli in ordine. Un anno fa sceglievamo una nuova vita non perché quella vecchia non ci piacesse, ma per educarci ad allargare l'orizzonte del già saputo, del "si fa così", delle domande, delle possibilità. Questa è la promessa che facciamo ogni giorno: non adagiarci mai e continuare ad allargare quell'orizzonte perché la vita è più grande di quello che crediamo. 
Con questa puntata termina #ogni18alle18 e questo profilo dopo 7 anni di onorato servizio va in pausa fino a data da destinarsi (prometto che ritorno se capisco di avere qualcosa di utile da dire per voi è per me). Come dice il titolo di un libro "Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa", voi prendetevi cura della vostra. Grazie di cuore per questi anni e per avermi accompagnato fino qui, non avete idea di quanto vi sia grata.
[Sì i ragazzi sono decisamente cresciuti! Grazie a zia Amaia per la prima foto, abbiamo tagliato lo zio Marco solo per esigenza narrativa ma lo abbiamo rimesso al suo posto nell'ultima foto]

LE ULTIME COSE CHE HO SCRITTO

  • E vissero felici e contenti
  • Ho deciso: chiudo il Blog
  • Il tuo pubblico (forse) esiste già
  • Non è questione di tempo
  • Riflessioni dopo un anno di “corsa”

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