La semplicità e l’entusiasmo con cui Davidino ha vissuto il giorno del suo compleanno mi hanno fatto molto pensare.
Vi siete mai accorti che quando chiedete a un bambino “cosa vuoi fare da grande?” non mostra la minima esitazione nel rispondervi? Magari vi darà anche più opzioni, oppure, senza il minimo scrupolo, nel giro di un giorno avrà cambiato i suoi “progetti”.
Ecco, quando mi si chiede qualche “previsione” su questa mia avventura di blogger io tendo a glissare l’argomento, divento approssimativa, mi do attenuanti, obiettivi minimi insomma.
E allora mi domando, quando ho smesso di desiderare cose grandi? Di cosa ho paura? Quando quello spirito bambino così pieno di speranze sul futuro si è ridotto?
E’ vero, la vita è dura, forse sono gli schiaffi, le delusioni, le inversioni di rotta che ci riempiono di disillusione, ma io quell’animo bambino sto cercando di recuperarlo e non perchè voglio illudermi, ma perchè sono certa che desiderare grandi cose non sia da folli, ma anzi sia effettivamente inevitabile (a meno che uno non abbia deciso di soffocare ogni volta quel desidero così insaziabile).
E allora vi dico che tra tre anni questo blog sarà il mio lavoro, che sarà un bel posto dove passare a prendere un caffè, assieme a qualche ispirazione e a due chiacchere.
Si parlerà ancora di giochi per bambini ma gli argomenti cresceranno con il crescere dei miei figli. Aumenteranno i post dedicati al sano DIY femminile, ci saranno foto bellissime, collaborazioni importanti e lo spazio sarà condiviso spesso con le amiche di sempre o con quelle incontrate qui (come Sara, Silvia e Valentina). Oltre alle foto finalmente compariranno anche i video-tutorial ben fatti e il blog sarà solo il trampolino di lancio di progetti più grandi e non solo virtuali.
Alla faccia di chi supporta, condivide e diffonde la mediocrità perchè “ti mette meno in discussione” questo luogo sarà straordinario e avrà un orizzonte grande come il mondo, accogliendo chiunque gli si faccia vicino perchè l’altro è sempre una ricchezza.