Mi costa tantissimo scriverlo perché io sono una tipa molto “ti capisco, vai tranquilla, lo so che la mia vita non è uguale alla tua”, ma ora che è passato un mese dalla mia prima sveglia alle 5 di mattina per seguire un Mentoring non posso fare altro che dichiararlo apertamente: non è vero che non hai tempo, semplicemente non ci tieni abbastanza (e lo dico soprattutto per me e per tutte le volte che questa frase uscirà dalla mia bocca)
Cosa fai del tuo tempo
Io non so se ci avete mai pensato, ma il tempo è “roba nostra” nel senso che come decidiamo di spenderlo dipende solo da noi ed è forse l’unica risorsa che è uguale per tutti. Le mie 24 ore sono esattamente identiche a quelle di chiunque altro, la differenza è che io faccio di tutto per scegliere costantemente e consapevolemente come utilizzarle. Ora sento un mormorio diffuso che dice “facile per te che sei libera professionista, io che ho un datore di lavoro, non posso usare il tempo come voglio” e invece avere un datore di lavoro è una scelta che riguarda il come desideri spendere il tuo tempo (non è meglio o peggio, non c’è giudizio in questo, ma è una scelta!). In realtà poi per noi liberi professionisti il non avere un datore di lavoro è una lama a doppio taglio perché sprechiamo tanto di quel tempo che se dovessimo pagarci a ore realmente forse capiremmo meglio quanto spreco generiamo.
Ci vuole uno scopo
Lo svegliarsi presto ultimamente è una moda diffusa, ci sono studi che dichiarano che serve tantissimo, personaggi illustri e realizzati che dicono che svegliarsi presto fa la differenza ecc.. Io mi sono sempre detta “evidentemente questi non hanno figli che si svegliano alle 6.30” oppure “hei benvenuti nel club, io mi sveglio alle 6” senza accorgermi che semplicemente non avevo una ragione valida per svegliarmi prima. Ora che desidero così tanto seguire questo Mentoring capisco che è possibile svegliarsi alle 5 ed è vero che vale la pena, ma non a priori, io ho una ragione per farlo, non “perché pare che funzioni”, ma perché ho una cosa specifica che devo svolgere in quell’ora di tempo, non un semplice “mi metto al lavoro”.
Il pilota automatico
Ci sono giornate in cui l’agenda si trasforma in un pilota automatico della serie “devo fare questo e quello”, ma quando mi capita di fermarmi e cambiare il verbo “dovere” in “volere” lo sguardo sulle cose cambia completamente. Non sono gli altri che decidono per me, sono io che scelgo come spendere ogni singolo minuto della mia vita e mettersi in questa posizione ridona valore a tutto, ai singoli gesti, alle piccole azioni, ai sì e ai no, ai “prima questo e poi quello “, ai “vado a prendere i bambini” e ai “preparo da mangiare”.
Nella scelta di come usare quel tempo c’è dentro tutto quello che desideriamo dalla vita e allora lo ripeto ancora una volta: non è vero che non hai tempo, semplicemente non ti interessa abbastanza.
A propositi di tempo, di priorità e di come ho imparato a guardare il mio tempo come una vera risorsa, ho finalmente messo online il mio corso in Gestione del Tempo! Si chiama ADAGIO e ne sono davvero orgogliosa. Se quello che ho scritto ti ha colpito, allora questo corso è proprio quello che fa per te.