C’è stato un tempo in cui pensavo che i miei figli avessero bisogno che gli organizzassi “attività” per stare bene, ma forse ne avevo più bisogno io.
Non sono mai stata in grado di relazionarmi con i bambini (li ho sempre evitati) e quando sono stata “costretta”, ho capito che cantare con loro non faceva per me, giocare a travestirsi inscenando battaglie medievali neanche, cucinare con loro neppure (cucinare?), una cosa riuscivo a fare per non impazzire: usare mani, colla, legno, colori ecc…
Pian piano però questo modo di stare con i miei figli si è trasformato in “devo inventarmi qualcosa di mai visto così posso fare un tutorial per il blog” e spesso questo diventava il vero motivo di un gioco-fai-da-te, non più lo stare con loro.
Poi è arrivato Pinterest e indovina cosa ho scoperto? Che la maggior parte delle idee che mi venivano in mente le aveva già avute qualcun altro che ci aveva fatto pure un post sul suo blog, con foto più belle delle mie e risultati WOW!
Su Pinterest c’è TUTTO; tu prova a digitare “attività per bambini” (meglio se in inglese) e ti dimenticherai di qualsiasi craft-blog.
Ecco perché io ora uso i pennelli solo per creare cose che appassionano ME (e che poi magari vendo a te, che non hai nessuna voglia di improvvisarti crafter);
ecco perché i miei figli giocano DA SOLI con il lego, il playmobil, gli Elasticolor, i kit di didò di Frozen e compagnia commerciale (e si divertono un sacco);
ecco perché le cose che facciamo insieme ora sono “banali” giri in bicicletta, sessioni di puzzle, le pulizie e giochi in scatola (no, cucinare ancora non se ne parla, per quello c’è Benedetta Parodi);
ecco perché la mia ansia da performance come madre-manualità se n’è andata (non che avessi davvero l’ansia, però ero un po’ in fissa);
ecco perchè se ho bisogno di un’idea la chiedo a Pinterest e lascio i neuroni per lavorare meglio alla mia neonata professione;
ecco perché se condivido un DIY qui o altrove è solo perchè mi diverto e penso possa essere divertente anche per te (della serie #minitutorialscemi)
ecco perché ringrazio Pinterest: perché mi chiede di essere qualcuno e non semplicemente una craft-blogger macina “lavoretti”.
E se sei qui che mi leggi ancora, forse sono sulla strada giusta.
p.s. ma poi, in quante hanno rifatto un’ attività che hanno visto su uno dei nostri craft-blog?
Di solito tutto si risolve con un semplice “che brava che sei”, benissimo per l’ego, ma quanto è utile al mondo?