[Questo è il secondo post che ho scritto per Etsy Resolution, un programma di formazione gratuito offerto da Etsy per chi vuole aprire uno shop sulla sua piattaforma. Il primo dei due post in cui ne ho parlato – raccontando un sacco di cose del mio passato – lo potete leggere a questo link]
Quando mi hanno parlato di Etsy Resolution ho deciso di mettermi nei panni di chi sa di voler vendere online le sue creazioni, non ha ancora il budget necessario per investire in un sito ecommerce, ma non trova il coraggio di affacciarsi al mondo di Etsy perché lo reputa “troppo”. Ci sono piccoli brand che hanno trovato in Etsy un luogo sicuro ed efficace per per vendere, e brand affermati che hanno solo un negozio Etsy o che oltre ad avere un ecommerce continuano a mantenere lo shop su Etsy.
Così ho pensato che la cosa più utile che potessi fare fosse quella di chiedere a chi si occupa della community italiana da anni di rispondere ad alcune domande e di intervistare a riguardo due crafter internazionali che ammiro moltissimo e che vendono i loro prodotti su Etsy.
MENTORS e COLLABORATRICI di ETSY
La Community italiana di Etsy è vivace, appassionata e super efficiente. Ho la fortuna di lavorare con la ex-capitana di Etsy Italia, Francesca Baldassarri, ma osservo con ammirazione il lavoro (VOLONTARIO) delle ragazze del team. Così ho chiesto a Fran, Irene Renon (aka Ireneagh) e Marta Brambilla (aka Little Cormorant e Archinoia) di rispondere ad alcune domande per chiarire dubbi su Etsy
- Da quando conosci Etsy?
- Francesca: Conosco Etsy dal lontano 2007, quando ci acquistai una borsa a tracolla serigrafata a mano. Ancora ce l’ho <3
- Irene: Ho aperto un account su Etsy nel 2008. Wow, è passato davvero un sacco di tempo! Allora era tutto diverso: ricordo che non c’erano i Team ed Etsy parlava solo in inglese (forse molti non lo sanno, ma della traduzione del sito in italiano se ne sono occupati alcuni membri dell’Etsy Italia Team. E’ stato un lavoro enorme e fatto totalmente per amore della community). Il sito era poco conosciuto e io avevo iniziato a frequentare un gruppo su Flickr di ragazze italiane che vendevano su Etsy.
- Marta: ho scoperto Etsy nel 2012 mentre facevo una ricerca online per trovare degli accessori di abbigliamento vintage per un matrimonio. È stato un amore a prima vista, sia per la qualità e l’originalità della media dei prodotti proposti, sia per la filosofia del sito, con negozi gestiti da persone “vere” delle quali è possibile quasi toccare con mano la passione e l’impegno. Quando ho avuto modo di conoscere la community che orbita attorno a Etsy sono stata definitivamente conquistata.
- Perché e quando hai deciso di aprire uno shop su Etsy e coinvolgerti con la community?
- Francesca: Ho aperto su Etsy la prima volta nel 2008 ma fu un fallimento. Il negozio nacque e morì qualche mese dopo senza alcuna vendita, perché feci l’errore che fanno molti: credere che basti mettere su una vetrina online per vendere. Ci riprovai nel 2010 perché un’amica che ci vendeva con successo mi spinse ad aprire una vetrina per i fiori di stoffa che creavo e le regalavo; ero una webdesigner disillusa che riversava le propri frustrazioni nella creatività manuale e quindi decisi di provare ancora. Questa volta andai dritta a cercare la community italiana, che sapevo essere nata nel 2009. Entrare nell’Etsy Italia Team fu la scelta migliore che potessi fare, mi hanno aiutato tantissimo e ho imparato tantissime cose, senza contare che ho incontrato tante carissime amiche proprio nel team.
- Irene: Avevo già un account da tempo ma ho deciso di aprire il mio negozio solo nel 2011. Allora frequentavo l’università e volevo un lavoretto che mi permettesse di pagarmi le spese. Nel frattempo era stato fondato l’Etsy Italia Team, e grazie alle persone che lo frequentavano ho scoperto un mondo completamente nuovo! Mi piaceva (e mi piace) soprattutto l’idea di condivisione, l’aiuto reciproco e totalmente gratuito, senza contare la possibilità di conoscere creativi straordinari.
- Marta: Ho aperto il mio negozio nel 2013 in un periodo in cui il mio lavoro (sono un’architetta) non dava più alle mie giornate la creatività che, forse ingenuamente, mi aspettavo. Ho pensato di riversarla in un progetto parallelo e Etsy mi dava proprio questa opportunità. Ho aperto Little Cormorant, in cui proponevo collane realizzate con materiali scoperti come tesori sulla spiaggia, in una località a me molto cara. Grazie al negozio ho scoperto la community di Etsy, i team in cui è organizzata, e in particolare l’EtsyItaliaTeam, che, grazie al forum e alle risorse messe a disposizione, mi ha dato davvero un aiuto importante per iniziare. Da lì in poi il coinvolgimento con la community è venuto naturale: sono stata una delle leader dell’EtsyItaliaTeam per circa tre anni e, da un certo momento in avanti, il lavoro (volontario) con la community è diventato per me più importante della gestione del mio negozio per quanto mi dava a livello personale.
- Cosa ti piace di Etsy e su cosa fai più fatica
- Francesca: Di Etsy amo la clientela internazionale, la community generosa e la possibilità di acquistare prodotti davvero unici che non si trovano altrove. Come venditrice amavo i miei clienti e gestire ogni aspetto del negozio. (Mi mancano tanto!) Quando avevo il negozio in realtà non trovavo nessuna attività particolarmente faticosa, perché amavo il fare tante cose diverse, non mi annoiavo mai!
- Irene: di Etsy amo il fatto che con la tua piccola vetrina riesci a raggiungere tutto il mondo con una spesa minima. E anche se sei un piccolo brand hai la possibilità di farti notare e conoscere da persone nuove, che non riusciresti mai a raggiungere altrimenti. Per esempio, due anni fa ho ospitato a casa mia Makiko, una ragazza di Tokyo che mi ha scovato proprio grazie al mio negozietto su Etsy, bello vero?
L’altro lato della medaglia è che i negozi continuano ad aumentare e riuscire ad emergere può risultare davvero difficile, specialmente nei primi tempi.
- Marta: Etsy ti dà delle possibilità incredibili di aprire il mercato per la tua attività artigianale ad un panorama mondiale: ogni volta che mi capitava di fare una vendita dall’altra parte del mondo, Stati Uniti o anche Australia, venivo colta da estrema meraviglia. Questo non significa che il portale faccia tutto da solo: e qui viene la parte faticosa. Bisogna occuparsi di molti aspetti, sia su Etsy, sia al di fuori, per esempio con la promozione sui social network. Nel mio caso lo shop non era destinato a diventare il mio lavoro, ma era una seconda attività, e non avevo molto tempo da investirci, infatti da circa un anno ho deciso di metterlo “in vacanza”. La difficoltà era anche legata al fatto che i pezzi che proponevo erano “one of a kind”, cioè non riproducibili, e in quel caso o si riesce a sforare nell’arte e dargli un prezzo elevato -ma non era il mio caso – oppure diventa difficile far funzionare economicamente l’attività. E’ sicuramente più vantaggioso avere dei prodotti che si possano riprodurre, o un mix delle due cose.
- Capita spesso di sentire nuove crafter che dicono “Non apro su Etsy perché non mi sento pronta”. Bisogna davvero essere pronti per far funzionare bene uno shop su Etsy?
- Francesca: Il mio consiglio è sempre che prima si inizia, prima si impara, prima si vende. Però dipende molto dal carattere: ho clienti [n.d.r. Fran ora fa la consulente per nuovi artigiani] che prima studiano poi partono, altre che (come me) prima partono e poi studiano. L’importante è che non sia una scusa che ci si racconta per non mettersi in gioco! Francamente non capisco molto chi dice che “Etsy fa paura”, se ci pensi si tratta di vendere online dalla propria casuccia, non c’è proprio niente di cui avere paura :P.
- Irene: Il mio consiglio è quello di buttarsi, non aver paura di cambiare percorso, e non scoraggiarsi se i risultati non arrivano immediatamente. Per far funzionare il negozio serve tanto impegno, e anche un po’ di pazienza. Le cose da imparare sono molte e non è facile partire con la marcia giusta. Ad esempio io ho iniziato a vendere collane realizzate all’uncinetto e piccole spille di feltro, ora faccio tutt’altro, ho decisamente cambiato strada!
- Marta: se si aspetta di essere pronti, non si aprirà mai il negozio. Personalmente credo che sia impossibile essere pronti senza andare per tentativi: si impara solo con la pratica. E quindi, ok, le tue foto non saranno le migliori all’inizio, farai casino con le tag, ti dimenticherai di indicare le spese di spedizione in modo corretto, parlerai un inglese maccheronico con i clienti, ma è tutto migliorabile strada facendo. E quando farai quella fatidica prima vendita – che so, nello Utah! – la soddisfazione di avercela fatta ti darà il giusto input per andare avanti e migliorare.
- Ci sono molti creativi e brand di successo che hanno solo lo shop su Etsy o hanno sia l’ecommerce sul sito sia lo shop su Etsy. Pensi che valga la pena pensare ad un doppio shop anche per chi ha già il suo sito? Perchè?
- Francesca: Avere un doppio shop può comportare un doppio lavoro, quindi bisogna fare delle valutazioni. Avere un negozio su Etsy NON equivale automaticamente a vendere: bisogna integrarsi nella community, aggiornarlo spesso, curarlo come una piantina, altrimenti muore. D’altra parte, essere su Etsy permette di raggiungere clienti altrimenti irraggiungibili o essere scovati da stylist, magazine, blog, personaggi famosi che si rivolgono al marketplace per trovare brand indipendenti. Non c’è una risposta giusta per tutti.
- Irene: Dipende, gestire un negozio su Etsy o su altre piattaforme richiede molto tempo, impegno ed energie. Sicuramente la gestione di una vetrina su Etsy è più semplificata rispetto alla gestione e alla cura di un proprio e-commerce, ovviamente questa è la mia opinione personale.
- Marta: credo sia da valutare caso per caso. Se il tuo e-commerce funziona bene, forse hai superato la necessità di avere un negozio su un portale come Etsy, ma che cosa significhi “funziona bene” lo puoi sapere solo tu. Soddisfa i tuoi obiettivi? Se la risposta è no, se non sei più contento/a di vendere solo in Italia, se pensi di poter fare di più, certamente avere un doppio shop ti dà la possibilità di estendere il tuo mercato, considerando però che aumenterà anche il tuo carico di lavoro.
- Perché vale la pena iscriversi a Etsy Resolution? Secondo te sarà davvero utile?
- Francesca: Etsy Resolution è un buon modo per rompere il ghiaccio con Etsy e smettere di procrastinare all’infinito l’apertura dello shop. Ci sarà la possibilità di confrontarsi con dei venditori esperti che daranno consigli e condivideranno le loro esperienze, è davvero un’occasione unica per gettare le fondamenta della propria presenza su Etsy. E’ la prima volta che Etsy fa un’operazione del genere in Italia, e dal mio punto di vista di Etsiana di lunga data nonché di ex capitano del team italiano, è davvero un momento storico che aspettavo da tanto, quindi posso solo dire: NON PERDERTELO!
- Irene: Penso che Etsy Resolution sia lo strumento ideale per chi ha sempre desiderato aprire la propria vetrina online ma non ha mai trovato il coraggio, il tempo, lo stimolo (inserisci qui la tua motivazione) per farlo. Verranno forniti tutti gli strumenti utili per aprire ed incominciare a vendere il proprio handmade. Penso che sia un’occasione da non perdere, vorrei che ci fosse stato quando ho iniziato io! 🙂
- Marta: EtsyResolution è un programma pensato per chi inizia o per chi ha già aperto il negozio, ma finora ci ha lasciato rotolare le balle di fieno. Iniziare in gruppo attivo, con una serie di esercizi guidati, è certamente più stimolante – e divertente – che doversela cavare da soli nell’intimo della propria cameretta. Se sarà risolutivo dipenderà comunque anche da te, da quanto è forte la tua motivazione, e da quanto ti farai coinvolgere sia da noi mentori sia – e soprattutto – dal confronto con i tuoi compagni di avventura. Buona fortuna a tutti!
ETSY SELLERS: NINA STAJNER e MARIAELA
Quello che ci hanno detto Fran, Irene e Marta mi sembra assolutamente chiarificatore, ma io volevo saperne di più da chi ha una presenza online di successo e ha uno shop in costante e laboriosa attività. Così ho chiesto a due delle mie crafter preferite
NINA STAJNER
Quando hai aperto la tua attività?
Ho iniziato a vendere su Etsy in Dicembre 2015 quindi da poco più di un anno.
Perché hai scelto di vendere su Etsy?
Etsy mi è sembrata una community molto bella e disponibile e questo ha semplifica molto il lavoro di vendita perché non ho dovuto imparare cose particolari o fare grossi sforzi da sola. Inoltre i costi sono molto bassi quindi hai il tempo di capire se il tuo business funziona senza dover fare troppi investimenti.
Utilizzi altri canali di vendita?
Ho sempre voluto avere un negozio Etsy e al momento non ho aperto altri negozi online, sto facendo delle riflessioni su Tictail e Shpify, ma, anche se aprirò altri canali, Etsy rimarrà perché è’ un’ottima piattaforma di vendita che assomiglia quasi ad un Social Network
Perché sei ancora su Etsy?
Sono su Etsy perché mi piace, le commissioni non sono alte e mi sono abituata al suo funzionamento. Mi da sostanzialmente tutto quello di cui ho bisogno. Pattern by Etsy [n.d.r. si tratta di un offerta di Etsy per trasformare il proprio negozio Etsy in un vero e proprio sito ecommerce] non mi ha convinto molto, ma conto di avere un negozio professionale prima o poi. Vedremo. Al momento il marketplace mi offre tutto quello di cui ho bisogno.
MARIAELA JEWELRY (Elary Mkowska)
Quando hai aperto la tua attività?
Ho aperto la mia attività circa 10 anni fa. Vivo in Polonia e questo significa che ai tempi non c’erano moltissimi crafter e artisti, così ho iniziato a vendere i miei gioielli durante festival e eventi all’aperto.
Perché hai scelto di vendere su Etsy?
Ho iniziato così a sviluppare il mio stile e desideravo poter vendere in altri paesi così ho scelto Esty perché mi dava l’opportunità di mostrare il mio lavoro in mezzo a quello di tanti altri crafter. Il sito è molto conosciuto ed ha tantissimi utenti che posso e desidero raggiungere. E’ un piacere fare parte della community di Etsy perché i membri offrono supporto, condividono opinioni e aiutano a far crescere il tuo brand nel miglior modo possibile. L’intero sito è organizzato molto bene e quindi è semplice da utilizzare sia come venditore che come acquirente.
Utilizzi altri canali di vendita?
Sì. Uso Facebook e Instagram per vendere e promuovere le mie creazioni e offerte speciali, mi sembra che ci sia una stretta connessione tra i canali social e Etsy e me ne rendo conto guardando i flussi che passano da un canale all’altro e viceversa. E’ davvero bello poter entrare in contatto con persone in tutto il mondo a prescindere da dove sei.
Perché sei ancora su Etsy?
Sono ancora su Etsy perché risponde a tutte le mie esigenze: molti utenti, promozione, intuitivo, facile da usare, ottima interfaccia, possibilità di contattare il supporto in qualsiasi momento e gli operatori sono assolutamente disponibili. Non c’è davvero nulla di negativo per quanto mi riguarda. Etsy è davvero il meglio!
Mi pare che ci abbiano dato un sacco di ragioni per partire o per riprendere in mano quell’idea che avevamo lasciato lì nella zona del “prima o poi”. Etsy Resolution parte il 30 di gennaio, se non l’avete ancora fatto potete ancora iscrivervi.