Nelle scorse due settimane mi sono dedicata ad un lavoro per mio marito: ho fatto la strategia per la comunicazione online della sua attività. Avevo identificato come tempo necessario due settimane e così è stato: per due settimane (in realtà ci ho messo meno) ho staccato la spina alle connessioni online mantenendo solo email e newsletter in modo tale da immergermi totalmente in questo lavoro.
Sfidarsi, sfidare
Come ho già avuto modo di scrivere, dal momento che le IGStories non rientrano nella mia strategia di comunicazione, volevo “misurarmi” con qualcosa che mantenesse la presenza video e la frequenza, ma in un altro contesto: la newsletter. Ho infatti comunicato che per 2 settimane avrei raccontato quotidianamente via webcam il lavoro che stavo facendo per gli iscritti alla mia newsletter con video di circa 5 minuti. Questo comportava una sfida da due punti di vista: capire se ero capace di mantenere quel ritmo e verificare l’effettivo interesse delle persone che erano iscritte alla mia newsletter
Perché farlo
Sono iscritta a poche newsletter, a quelle che mi sono davvero d’aiuto come input e stimolo a fare meglio; ci sono momenti dell’anno in cui arrivano email tutti i giorni, ma mi interessa così tanto quello che scrivono che anche se non riesco ad aprire tutte le mail, non mi disiscrivo perché so che arriverà il momento in cui riuscirò a mettermi in pari e se così non fosse so che comunque da lì arriva sempre qualcosa di buono. Così, avendo come obiettivo anche quello di pulire la lista da persone non molto interessate a quello che scrivo, ho deciso di percorrere questa strada “strong”.
Calcare la mano e non cambiare strada
Come previsto le disiscrizioni sono aumentate (sembra negativo ma non lo è per niente perché aiuta ad avere un intorno davvero fedele) e avrei potuto limitarmi a accoglierle come dato di fatto previsto e andare avanti per la mia strada, ma ho pensato che fosse utile fare un passo in più: ho chiesto di scegliere tra il continuare a ricevere una mail al giorno oppure una mail sintetica finale. Non tutti quelli che hanno letto hanno anche scelto cosa fare e, nonostante questa possibilità di scelta, le disiscrizioni non sono cessate. Quindi, ci avevo preso: avevo trovato la strada giusta per avere nella mia newsletter solo (o quasi) le persone davvero interessate ai miei contenuti.
Strategica senza volerlo
Mentre guardavo l’andamento delle scelte, mi sono fermata davanti a quelle quasi 300 persone che hanno chiesto espressamente di ricevere i video ogni giorno e immediatamente mi sono detta “eccoli qui i miei lettori più importanti!!” quelli che senza il minimo tornaconto se non il mio racconto quotidiano hanno deciso di seguirmi con attenzione ed ecco perché proprio quelle persone, senza saperlo sono entrate a far parte della mia lista Vip, quella che ho sempre desiderato avere e servire con maggiore cura e che non ho mai trovato il modo giusto per identificare. Questa cosa non l’avevo immaginata, pianificata, ho semplicemente seguito quello che mi sembrava utile fare e mi sono ritrovata con un risultato “strategico” inaspettato. La mia determinazione e la loro risposta hanno fatto tutto.
Lo stress necessario e le riflessioni
E’ stato stressante? Sì: la consapevolezza che la lista si sarebbe ridotta non è una cosa che si affronta a cuor leggero, questo bisogna ammetterlo, ma lo rifarei senza ombra di dubbio, anzi sono determinata a fare sempre più scelte così decise, rischiose perché sono le uniche che ti fanno lavorare con cura e ti fanno dialogare con le persone che davvero desideri servire.
Termino con una riflessione che mi sto portando dietro: qualcuno mi ha scritto che un video al giorno è davvero troppo, ma la domanda sorge spontanea: quanto tempo passiamo su Instagram Stories guardando i fatti degli altri senza scegliere davvero, ma solo lasciandoci trasportare dal flusso? Per il momento te la lascio così. Ci tornerò su presto.
Photo credit: Luma Video