Oggi Leti inizia la scuola elementare e io sono davvero commossa perché mi pare che sia il primo dei grandi passi decisivi della sua vita, un nuovo e forte distacco da me e da suo papà per andare a scoprire il mondo, accompagnata certo, ma con le sue gambe atletiche e il suo cuore esigente.
In questi giorni era attraversata da un’ansia costante, come solo sa chi deve partire senza essere capace di navigare, con la paura di non essere in grado perché in fondo non ha studiato il percorso, non sa bene cosa l’aspetta, non sa se capirà tutto, se riuscirà nei compiti che gli verranno assegnati. Si è sentita anche in dovere di confessare in lacrime (giuro) tutte le bugie dette a suo fratello perché, testuali parole, “inizio le elementari, mamma, non potevo non svelargliele”
Mi ha fatto tenerezza come mai è accaduto in questi 6 anni perché guardando lei mi stavo scoprendo.
In fondo quella bimba seienne sono io in questo momento
Io che ho aperto il nuovo Faccio e Disfo senza avere tutto chiaro, ma intuendo la strada, io che ho rilanciato le Myselfie con la preoccupazione di farne percepire fino in fondo il valore, io che scrivo di social network e preparo i miei primi corsi mentre ancora mi ci sporco le mani, io che dovrò parlare e fare delle consulenze in pubblico e – per la prima volta dopo la mia laurea – con la certezza che parlerò troppo veloce, io che riparto con due fantastiche compagne di viaggio nell’avventura di Colibrì (con il corso avanzato!!)
Io sono come lei e come lei ho bisogno solo di una cosa per procedere sulla strada in cui tutto è ancora da scoprire: la certezza che la vita è buona ed è pronta per me anche se io non lo sono, qualunque cosa succeda.
Ma per avere questa certezza occorre che, prima di fare quel passo, uno si guardi indietro e veda gli occhi certi di chi l’accompagnato fino alla porta, quelle facce che sono ogni giorno segno della bontà della vita.
Ma in fondo io, lei, ognuno di noi, ne abbiamo bisogno tutti i giorni perché ogni giorno si inizia. Ogni benedetto giorno di quella certezza non si può fare a meno.
Buon inizio oggi (e domani e dopo) alla mia dolce bambina, a me e a te che non ti stanchi di farmi compagnia.