Come ormai sapete il Myselfie Cottage sta diventando un luogo dove si respira calma, bellezza e dove il desiderio di lentezza cancella tutti i sensi di colpa. Per me sta diventando davvero uno stile di vita, un modo in cui affronto tutto quello che mi circonda, anche quello che vivo offline. Vi ho già parlato di Silvia, la mia giardiniera del cuore, ma le ho chiesto di raccontarsi un po’ per farvi capire bene perché mi sono così appassionata a lei:
Silvia ciao, io mi sono innamorata del tuo mondo dopo aver visto le tue mucche con la frangia, ti va di raccontarci chi è Silvia?
Silvia è una che sorride…. sono nata a marzo, a mia madre si son rotte le acque mentre raccoglieva il tarassaco, sarà un segno! Sono una solitaria e un po’ timida, ma se mi trovo bene chiacchiero un sacco. Frequento pochi amici e mi piacciono le cose semplici come cucinare insieme. Amo la montagna e andare al galoppo in spazi sconfinati. Non concepisco un mondo senza musica. Mi innamoro spesso, di persone, cose e progetti…pensavo fosse un difetto e invece é una forza propulsiva!
Quando hai capito di essere erborista e che la tua strada era legata profondamente alle piante e alla natura?
Da sempre sono stata vicina alla natura, mi piace stare all’aperto e osservare, vedere i dettagli. Del resto il nome è quello giusto, Silvia da selva, abitante dei boschi. Ad un certo punto raccogliere e coltivare le piante officinali mi ha fatto sentire una voce interiore: “Ecco il motivo per cui sono su questo pianeta”. E’ stato in quel momento che ho deciso di fare sul serio o almeno di provarci seriamente.
Chi sono i tuoi maestri e da chi impari ogni giorno a guardare quello che hai attorno?
La spiritualità è un aspetto fondamentale nella mia vita, ma non ho religione. Due incontri sono stati fondamentali e, in qualche modo, mi guidano.
Nel 2005 ho conosciuto Aldo (A.Chiariglione, naturalista e alpinista) a lui devo quasi tutto quello che conosco della natura. Camminare con una guida e su un sentiero in parte tracciato aiuta molto, permette di velocizzare l’apprendimento. Aldo è uno scienziato, osserva il mondo con spirito critico in modo distaccato, con un amore e una profondità quasi insondabili.
E poi tutta la mia gratitudine va al caro amico Rodolfo (R.Brun, esperto in evasioni) che mi ha regalato uno “specchio” nuovo in cui guardarmi, senza distorsioni e senza vergogna. Nel bene e nel male.
In MASCA i due aspetti, materia e spirito, si uniscono. Il collante è la creatività.
Qual’è la tua pianta preferita? Perché?
Non ho una pianta preferita… procedo un po’ per innamoramenti, come nella vita. Quest’anno, ad esempio, mi sono innamorata delle “Veroniche”, un genere botanico di circa 200 specie un po’ difficili da distinguere, questa è la sfida del 2016. Tra di esse la Veronica officinalis sarà il té che voglio sperimentare di più nella nuova stagione e per il prossimo raccolto.
[ndr. vedete? sintonia, pura sintonia!]
E’ possibile per le persone che non hanno una formazione come la tua imparare a riconoscere e ad usare le piante che hanno attorno? Come?
E come no?! Appartenere alla specie Homo sapiens sapiens vorrà ben dire qualcosa! La botanica è difficile, ok. Ma non come si pensa…può essere allegra, leggera se ciascuno trova un proprio “filone” da cui partire; per alcuni può essere la cucina, per altri i fiori di montagna o le piante medicinali o la Veronica Persica . Credo sia importante conoscere l’ ambiente in cui si vive. L’ecologia è fatta di questo: delle relazioni che si creano tra l’ambiente e gli organismi che la abitano, siano essi vegetali o animali (uomo compreso). Mi chiedi “come?” Osservando, prestando attenzione che non vuol dire dedicare tanto tempo, cosa non possibile per tutti. Vuol dire esserci, vedere, accendere il cervello, usarlo. Passare sul pianeta capendoci qualcosa. E poi ti svelo il mio trucco…tengo sempre un manuale in bagno 😉
Quando ci scriviamo e mi racconti piccoli pezzetti della tua realtà io respiro aria fresca. Ci racconti la tua giornata?
Con il cambiare delle stagioni gli impegni e le mansioni cambiano molto.
Ti racconto una giornata di marzo…
Mattino: porto i bambini a scuola, caffé con Ninna (l’insuperabile suocera), do il fieno alle mucche, preparo il materiale per i corsi sulle erbe commestibili e curative. Se riesco raccolgo piante per la cucina e per i cosmetici tradizionali (provare nuove ricette mi serve per le lezioni).
Pomeriggio: è il momento degli incontri sulle erbe, a seconda del giorno sono impegnata dalle 14.30 alle 16.30 oppure fino alle 19.00.
Non è una vera routine… di mese in mese tutto cambia e ci vuole tanta flessibilità, tanta fantasia.
In questo senso sì, c’è molta aria fresca!
Quali sono i tuoi progetti? Come ti vedi tra 3 anni?
Dico spesso che MASCA è la terza dei miei figli. La priorità è far crescere lei, portarla alla realizzazione e all’indipendenza economica.
E’ la prima attività ad uscire dal “libro dei sogni”. La sua strada parte da un progetto molto più ampio che è quello degli Urturé, il borgo alpino che sogniamo di far diventare un “villaggio di sviluppo montano”.
Tra tre anni mi vedo una donna più sicura di me, con il giusto equilibrio tra la razionalità e la natura selvatica. Con le qualità su cui poggiare il futuro. Più che altro è una speranza.
Come ti prendi cura di te?
Cerco di fare e pensare cose in linea con me stessa. Conoscersi è impegnativo e difficoltoso, ma avvincente.
Seguo solo strade che hanno un cuore.
Qual è il tuo ricordo più bello?
Eh…qui andiamo sul mistico.
La vita mi ha tolto molto e mi ha dato molto, soprattutto belle persone…quindi ho moltissimi bei ricordi. Uno però fa luce su tutto: una Danza Sufi nel 2008, un istante di eternità. Mi ha salvata in momenti tristi.
Cosa ti piace del Myselfie Cottage? Quali piante coltiveresti nel suo giardino?
Il Myselfie Cottage è un luogo leggero, dove puoi posare gli occhi su qualcosa di bello che ha anche un cuore. Puoi prendere qualcosa, puoi portarne un pezzetto nella tua vita. Nel giardino inizierei coltivando varie specie di Malva e di Veronica, magari di quelle con fiori più grandi, rare in natura. Ad aprile farò il progetto con l’amica Veronica (V.Buratto, architetto paesaggista di Su In Giardino) quindi saprò risponderti meglio 😉 ah…non te l’avevo detto? Si si, il Myselfie cottage avrà un giardino con la terra! [n.d.r. e io piango di gioia!]
Dacci un compito che ci aiuti a guardare e conoscere quello che ci circonda.
Pensa ad una cosa che ti interessa ma non hai mai approfondito (i vulcani, gli animali del deserto, gli uccelli del Delta del Po, le piante che crescono nelle crepe dell’asfalto, i parassiti intestinali) e leggi ogni giorno un’informazione che la riguarda. Bastano 5 minuti, come quelli che dedico al manuale in bagno 😉
Le abitudini e i pensieri sono come le piante: alcuni buoni, altri velenosi. Ogni giorno estirpane una dannosa e pianta o coltiva una di quelle buone. Buon viaggio!
Grazie SILVIA! Giardiniera del mio cuore
p.s. SILVIA-MASCA ha appena aperto il suo sito: www.masca.biz. Vi consiglio di guardarlo tutto (in modo particolare la sezione blog), e di seguirla nelle sue camminate quotidiane. A me fanno bene al cuore