Una casa per creative tenaci.
Ho affrontato il tema del target innumerevoli volte, l’ho fatto per me e per insegnarlo alle mie clienti, ma ogni volta avvertivo un forte senso di pesantezza. Ci ho riflettuto a lungo e ancora un volta mi sono resa conto che la modalità con cui si affronta un determinato tema, la forma e il processo hanno un valore immenso nella realizzazione di un determinato passo.
Lavorare al Target con gli strumenti classici (dove con classici intendo questionari demografici e psicografici o strumenti meno rigidi come la mappa dell’empatia) per molti potrebbe andare benissimo a raggiungere lo scopo prefissato e cioè a tracciare un’immagine del cliente a cui ci rivolgiamo, ma per altri, per alcune menti particolarmente legate alla manualità e alla raffigurazione, quel tipo di processo non funziona.
Ecco perché ho deciso di elaborare una proposta nuova per affrontare questo tema, di rivoluzionarne la struttura e la forma e di approfondirne il contenuto in modo tale che il lavoro assuma un aspetto diverso, più appropriato, anzi, azzarderei entusiasmante e ripetibile ogni volta che si dimostri necessario.
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