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Myselfie Cottage

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Travestirsi da pirati… in inglese

Autore: Rita Bellati - Data: Gennaio 18, 2013

Da che mondo è mondo i bambini amano travestirsi, dall’alto della mia ignoranza non so per quale motivo ma il nostro baule dei travestimenti (che in realtà è una vecchia valigia) è sempre aperto. Spinta da questa costatazione la scorsa puntata dei Fun with Mum ha avuto come tema quei personaggi che, secondi forse solo agli animali della giungla, riscuotono un successo strepitoso tra bambini e bambine: I PIRATI.

Dal momento che il fine era il puro divertimento, l’attività è stata molto semplice: ci siamo preoccupati di fornire ai neo-pirati il necessario per essere considerati tali: cappello, benda sull’occhio e spada.

Come sempre tutto prende vita da un libro, precisamente da questo:

Il meraviglioso racconto parla di un Brave Little Boy di nome Tom che una notte sente dei rumori…
….e vede delle ombre; 
Che cosa mai saranno? “maybe monsters or trolls, maybe ogres or goblins..”
e invece no, si tratta di PIRATI!
e per l’esattezza di girl pirates che hanno pensato di rubare la facciata della casa di Tom per mimetizzare la loro nave nell’avventura che le aspetta.
Tom non più intimorito chiede di potersi unire alla ciurma e con immenso piacere si sente rispondere
“Welcome aboard”

così, le rough tough little girl pirates accompagnate dal loro nuovo compagno di avventure salpano verso un isola segreta
qui il feroce Captain Patch e la sua ciurma di rough tough grown-up pirates hanno trovato rifugio per custodire una grande cassa piena d’oro. 
Quando Captain Patch vede la casa (che in realtà era la nave travestita) che si avvicinava non crede ai suoi occhi, ma neanche i suoi pirati credono alle sue parole, così le girl pirates a il loro fidato Tom li colgono di sorpresa, rubano il bottino e in un attimo salpano verso casa.
Captain Patch infuriato li minaccia con parole feroci: “if you don’t give my treasure back I’ll tell my mum!!” ma neanche questo serve a fermarli.
Così Tom dopo la fantastica avventura può tornare a dormire stanco ma pieno di emozione.
Solo la luna sa quello che è successo, nessun altro…. forse…
Devo ammettere che il libro non è semplicissimo, ma come resistere di fronte a queste pagine così magiche? Il testo aiuta moltissimo nella lettura ad alta voce attraverso il cambio di dimensione del font (“stealthy as shadows, quiet as mice”) o i giochi tipografici ( le parole posizionate come se fossero una scala, l’improvviso cambio di direzione nella lettura del teso –  da orizzontale a verticale), le ripetizioni (Up, Up Up… Only the Moon..) e l’aggettivazione ripetuta. Vi basti guardare questa pagina:
la luna osserva incredula l’ancoraggio, la scrittura “a scalini” suggerisce l’andamento della lettura e le dimensioni del font suggeriscono il tono di voce. Insomma, decisamente adatto ad una lettura aloud.

E come non lasciarsi contagiare dalla vena avventuriera di Tom?
quindi

Let’s join the girl piaìrates!

Cosa ci serve?

THE HAT
The EYE PATCH
(io ho usato il feltro)



THE SWORD 

(per questa ho chiesto aiuto al maritino che ha superato le aspettative!)

 Tagliate due sagome come nella foto

Infilate l’ottagono forato nel manico e inseritelo tra le due tacchette in modo tale da bloccarlo per creare la base. Rinforzate il manico con dei bastoncini (i nostri pirati sono dei veri combattenti!!) e decorate la lama con la carta stagnola

I link che vi ho proposto sono semplicissimi e il risultato non è da proprio da rappresentazione teatrale, ma se i vostri figli sono come i miei saranno impazienti di salire a bordo. Non vale la pena annoiarli con dettagli secondari 😉

mi raccomando, tra i vari “Ahoy There” e “Shiver me timbers” non dimenticatevi della 

TREASURE CHEST 

(la nostra è una scatola di scarpe ricoperta e colorata che ha definitivamente assunto il ruolo di porta leccornie di casa)


Enjoy your pirate adventure!

(questa è l’istantanea di un pomeriggio casalingo di fine estate in balia della costume box: due camicie rotte, due cinture, due pezzi di stoffa e un po’ di cartone… ecco i miei pirati!)

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Categoria: Varie ed eventuali

Fino a qualche mese fa credevo che dopo tutto il l Fino a qualche mese fa credevo che dopo tutto il lavoro fatto in questi anni, costruirsi un nuovo lavoro sarebbe stato un gioco da ragazzi. Mi sbagliavo di grosso. È vero  in questi anni sono stata bravissima, ma ho scoperto che non basta e che è più importante un'altra cosa. Domani su Grandango (ndr. La mia newsletter) vi racconto di questa scoperta e di quanto siano fondamentali "gli altri". (nelle foto del carosello c'è una piccola ma fondamentale rappresentanza di questi altri che stanno ribaltando tutte le mie solide certezze - con una lavagna a testimoniarlo). Come sempre ci si iscrive al link nel profilo. Buona giornata!

LE ULTIME COSE CHE HO SCRITTO

  • E vissero felici e contenti
  • Ho deciso: chiudo il Blog
  • Il tuo pubblico (forse) esiste già
  • Non è questione di tempo
  • Riflessioni dopo un anno di “corsa”

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