Qualche mese fa ho ricevuto una newsletter che iniziava così: “parliamoci chiaro: molti di voi non riusciranno mai a creare un business che funziona. Non perché non siate fantastici (lo siete), ma perché è dura”. Che botta vero? In mezzo ad un sacco di “vedrai che ce la farai” e di “I believe I can Fly” arriva una che ti molla un bello sberlone e ti riporta alla realtà. Perché essere semplicemente fantastici, non significa che automaticamente la nostra fantasticheria diventerà un lavoro.
Il talento e le scuse
Quante volte davanti al successo di una persona ci siamo chiesti “ma come avrà fatto?” e quante volte ci siamo risposti “sarà stato già ricco; avrà le spalle coperte; ha vissuto con i suoi genitori per anni, bé ha beccato proprio gli scemi che acquistano quello che fa “. . voi pensate a quello che si dice di Chiara Ferragni e avrete la prova di quello che ho scritto (sono certa che alcuni di voi lo pensino ancora).
Io stessa all’inizio del mio percorso ho superficialmente pensato che per alcuni fosse più semplice, come per darmi un’alibi nell’eventualità le cose fossero andate storte, senza riflettere sul fatto che avere più facilità ad iniziare qualcosa non significa poi “farcela davvero”. Quando però ho deciso che volevo fare sul serio ho guardato chi stava percorrendo un cammino interessante e ho iniziato a seguirle (e a pagare per farlo). Guarda caso quelle stesse persone non hanno mai puntato il faro sul mio talento, certo ne hanno tenuto conto, ma mi facevano fare principalmente tree cose: studiare, rischiare e mettermi in discussione.
Sei sicura Cenerentola?
“Volere è potere” è una frase che non ho mai amato, perché se la leggi superficialmente immediatamente ti si materializza Cenerentola che canta “tu sogna e spera fermamente dimentica il presente e il sogno realtà diverrà”. Ecco, io la prenderei a sberloni perché no, non basta sognare e dimenticare il presente, è proprio il contrario: il segreto del successo è un non segreto, anzi è una vera spina nel fianco, è forse quanto di meno luminoso e glitteroso ci sia in circolazione, niente uccellini e nastrini, niente scarpette di cristallo, ma zoccoli di legno, tante occhiaie e ore piccole, la testa in fumo, i corsi da fare, lo studio costante, i conti che non tornano o che tornano ma si può fare di meglio, le cadute, i pianti, la casa sporca e la consapevolezza che non si può fare tutto.
Il segreto del successo
Il segreto del successo si chiama “farsi il culo quadro” mia cara Cenerentola e non c’è talento che tenga perché il talento ha a che fare con quello che ci riesce facile, con la parte esaltante di noi, non con quella scomoda, quella brutta e pesante che ci assomiglia di meno, ma che è la l’unica che ci permetterà di fare in modo che quello che siamo e facciamo, che tutta quella bellezza di cui siamo capaci sia realmente “vendibile”.
Cenerentola mi spiace, se avessi aperto un negozio di scarpe non so se avremmo mai sentito parlare di te.